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Biodigestore di Casone, l’Ati3 pronto a presentare un esposto contro Sauro Presenzini

Pubblicato il 4 Ottobre 2016 13:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:08

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Un esposto per diffamazione aggravata a mezzo stampa nei confronti del presidente provinciale del Wwf, Sauro Presenzini, per affermazioni ritenute lesive rilasciate nell’ambito della questione sulla futura realizzazione del biodigestore di Casone, a Foligno. È quello che verrà presentato a breve dall’Ati3 dell’Umbria, su mandato dell’assemblea dei sindaci che si è riunita nella giornata di lunedì. “Una scelta voluta e condivisa – dichiara il presidente dell’Ati3, Fabrizio Cardarelli – che intende solo e soltanto difendere la propria immagine ed onorabilità, nell’assoluto e dovuto rispetto dei cittadini. Siamo talmente sicuri di aver trattato in maniera ineccepibile e trasparente l’intera vicenda – prosegue Cardarelli – al punto da chiedere alla magistratura di fare massima chiarezza, spazzando via il fango che ci è stato gettato addosso in questi mesi”. Nella delibera a firma dell’Ati3 si fa, infatti, riferimento ad una “campagna di disinformazione e denigrazione delle istituzioni”, basata su quella che viene apostrofata come “una strategia comunicativa” fatta di “notizie false ed allarmiste” e di “illazioni ed insinuazioni tese a screditare – si legge ancora – l’operato imparziale della pubblica amministrazione”. Per l’Ati3, dunque, “una campagna mistificatrice e denigratoria”, che rende necessario il passaggio della questione dalle sedi istituzionali a quelle legali. A questo si andrebbe ad aggiungere, poi, il contrasto derivante dal doppio ruolo assunto da Sauro Presenzini. “Il presidente provinciale del Wwf – è infatti riportato nella delibera – sembrerebbe svolgere o comunque aver svolto attività politica in nome e per conto del Movimento 5 stelle, e questo – dicono dall’Ati3 – sarebbe in contrasto con lo statuto dell’associazione ambientalista”. Ma Presenzini non sembrerebbe l’unica figura chiamata in causa dai sindaci dei tre comprensori. L’Ati3 ha infatti richiesto alla consigliera regionale pentastellata, Maria Grazia Carbonari, “di indicare quali siano i soggetti legati alla politica che riescono a garantirsi enormi profitti”, pena un esposto legale. Provvedimenti che per l’Ati3 dovrebbero essere adottati anche dalla Valle Umbra Servizi e dal Comune di Foligno, “considerando che – si legge in chiusura – alcune affermazioni hanno leso l’onorabilità dei rispettivi enti”. Intanto martedì pomeriggio, a Foligno, è tornata a riunirsi la commissione controllo o garanzia, per discutere dell’impianto di Casone con l’audizione delle associazioni di Legambiente e Italia Nostra. 

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