La crisi economica e i recenti eventi sismici non hanno fermato la fame di cultura. Ne è testimone la città di Spoleto che con i numeri fatti registrare nel 2016 ha visto il Museo nazionale del Ducato ed il Museo archeologico scalare la classifica regionale dei centri culturali e conquistare rispettivamente il secondo ed il terzo posto del podio, confermandosi dunque tra quelli di maggior richiamo. A snocciolare i dati è stato, negli scorsi giorni, il Ministero dei beni culturali, per il quale negli ultimi dodici mesi i visitatori sono stati, su tutto il territorio nazionale, ben 44,5 milioni. Un vero e proprio record che si è riversato a cascata anche sui singoli poli culturali, investendo come detto anche la città di Spoleto. I numeri parlano infatti di 38.215 ingressi al Museo nazionale del Ducato che si trova alla Rocca Albornoziana e di 25.495 visitatori al Museo archeologico e al Teatro romano. “Questi numeri – ha dichiarato l’assessore comunale alla cultura ed al turismo, Camilla Laureti – ci dicono quanto sia centrale la cultura museale e come sia importante lavorare per far sì che possano aumentare ulteriormente. Viviamo in un tempo in cui i musei si stanno reinventando, grazie alle nuove tecnologie e non solo – ha proseguito – ed una città come Spoleto deve stare in questa tendenza”. Per l’assessore Laureti la strada intrapresa è dunque quella giusta ma anche quella su cui il Comune di Spoleto deve proseguire, “continuando a sostenere iniziative che avvicinino ai musei coloro che non ci sono mai entrati – ha sottolineato – come per esempio quelle promosse da Sistema Museo con “Mezz’ora dopo la chiusura” o con i laboratori dedicati ai più piccoli”. Insomma, “far sì – ha concluso Camilla Laureti – che i nostri centri culturali siano i punti fermi di un rilancio basato sul binomio turismo e cultura”. Ma risultati degni di nota sono stati portati a casa anche dagli altri centri culturali presenti nella città di Spoleto, come la Casa Romana passata dai 18.962 ingressi registrati nel 2015 ai 23.519 del 2016. O anche Palazzo Collicola Arti Visive che, pur scontando il mese di chiusura tra agosto e settembre a causa del sisma, è riuscito a mantenere pressoché inalterato il numero dei visitatori (8.207 nel 2015 e 8.080 nel 2016), con un buon incremento dei paganti che, nell’ultimo anno, hanno sfiorato i 5.000 contro i 4.475 del 2015. Numeri addirittura raddoppiati, infine, per il Museo del tessuto e del costume che, in termini percentuali, è lo spazio museale che è cresciuto di più nel 2016 passando dai 1.601 ingressi del 2015 ai 3.184 dell’ultimo anno.
I musei spoletini tra i più visitati dell’Umbria: nell’ultimo anno cifre record
Pubblicato il 10 Gennaio 2017 12:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:23
Tienimi informato
Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno