Una nuova ventata di polemiche si abbatte su Fils. Questa volta però, i suoi debiti e la ristrutturazione aziendale non c’entrano nulla. Il braccio operativo del Comune di Foligno che si occupa – tra le altre cose – del servizio affissioni, è nel mirino di commercianti e associazioni. In diversi ultimamente si stanno lamentando di come vengono incollati ed installati i cartelloni pubblicitari e, in particolar modo, quelli in viale Roma. Quello che dovrebbe essere un canale pubblicitario di grande rilievo per promuovere eventi e attività commerciali, può quindi diventare controproducente. Come mai? Dalle lamentele arrivate alla nostra redazione, sono diverse le problematiche riscontrate da chi paga per vedere esposta la propria pubblicità. Si parte dalla non perfetta affissione dei manifesti sui pannelli. I cartelloni non sono “tirati” a dovere e formano così delle “gobbe”, rendendo a volte fastidioso leggerli. “Tutto questo è controproducente – afferma un commerciante -. In questa maniera diamo tutt’altra immagine di quello che proponiamo ai nostri clienti”. Accade poi che, anche solamente due giorni dopo essere stati appesi, i manifesti si stacchino parzialmente, “nonostante – prosegue lo stesso commerciante – ci è stato detto dalla Fils che il lavoro era stato fatto ad opera d’arte e non aveva nemmeno piovuto”. Nel caso in cui commercianti e associazioni vogliano riappendere la propria pubblicità, sono costretti a tirare fuori altri soldi per pagare un nuovo manifesto. “Ci era stato anche detto che avremmo dovuto ripagare il lavoro della Fils che – continua chi si lamenta – dopo varie rimostranze, è stato eseguito gratuitamente”. C’è chi ha reclamato ufficialmente con alcune mail indirizzate all’azienda corredate da foto e chi invece fa spallucce e sottolinea: “E’ un modus operandi superficiale, protestare servirebbe a poco”. Ma la scarsa comprensione dei manifesti può avvenire anche quando non sono centrati bene sui pannelli, compromettendo il senso della pubblicità. Oltre ai commercianti, sulla stessa lunghezza d’onda ci sono anche i responsabili di un’associazione del territorio: “La qualità dell’affissione è scarsa, ma se vuoi fare pubblicità sui cartelloni di Foligno esiste solo la Fils, non c’è concorrenza. Ci dicono che i problemi sono legati alla carta della tipografia, ma allora dovrebbe valere per tutti”. LA RISPOSTA – A rispondere alle polemiche è il presidente della Fils, Stefano Mattioli. “Voi mi parlate di diversi commercianti, mentre io sono a conoscenza solamente di un caso isolato – spiega il numero uno dell’azienda in liquidazione -. In dieci anni che sono qui, non si è mai lamentato nessuno. Comunque siamo sempre disponibili a riattaccare i cartelloni qualora ci vengano riportati. Chi si occupa delle affissioni lo fa da tantissimo tempo – conclude Mattioli – e nessuno si è mai lamentato”.

Particolari di alcuni cartelloni


