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Palatenda e sfollati al gelo, il sindaco: “Testimonianza della superficialità del passato”

Pubblicato il 20 Gennaio 2017 16:11 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:17

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Galeotta fu la riapertura del Palatenda per questa recente emergenza terremoto. Sì, perché a causa di un guasto al generatore, e con i circa cento sfollati accolti nella notte tra il 18 e il 19 gennaio, a tenere banco in città sono state ancora una volta polemiche. Generatore che, è bene ricordare, aveva già mostrato segni di “cedimento” in occasione della precedente apertura della tensostruttura immediatamente dopo la scossa del 30 ottobre scorso. Quando, per fortuna, il giorno stesso della chiusura della struttura per il trasferimento degli sfollati rimasti negli alberghi della città, iniziò a erogare aria fredda facendo diventare quell’ambiente invivibile. E alle polemiche di questa ultima “disavventura” del generatore del Palatenda, risponde ancora una volta il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli. “Anche in una situazione di emergenza c’è chi preferisce la polemica al ragionamento – scrive in una nota il primo cittadino – il problema all’impianto si è verificato nonostante i controlli effettuati negli ultimi dieci giorni e dopo aver garantito assistenza a decine e decine di persone dopo il sisma del 30 ottobre. Abbiamo quindi dovuto effettuare un intervento immediato, utilizzando un gruppo elettrogeno fornito dall’Enel, perché avevamo il dovere di ospitare tutti quei concittadini che non volevano rientrare nelle proprie case”. Ma il sindaco non si ferma qui “C’è poi un altro discorso da fare sempre quando si affrontano i problemi del Palatenda – prosegue – siamo di fronte ad un impianto la cui progettazione e realizzazione è assolutamente carente, ennesima testimonianza della superficialità con cui sono state fatte molte cose in passato. Oggi, per evitare il ripetersi di problemi di questo genere, è necessario acquistare una sottostazione elettrica, ossia utilizzare una cifra tra i 30 e i 50mila euro per permettere alla struttura di funzionare correttamente con luci e riscaldamenti contemporaneamente accesi. Invece di creare polemiche inutili, dovremmo ringraziare il gruppo comunale della Protezione Civile e le associazioni che, in queste situazioni di emergenza, lavorano senza sosta giorno e notte, con impegno e abnegazione – conclude – persone senza le quali non riusciremmo a far fronte alle difficoltà che, negli ultimi mesi, siamo stati costretti ad affrontare”. Intanto, polemiche a parte, sono iniziati questa mattina, 20 gennaio, i controlli speditivi negli asili nido e nelle scuole materne, elementari e medie. Cinque le squadre di tecnici comunali, composte ciascuna da due persone, che tra oggi e domani effettueranno i sopralluoghi in tutte le scuole di competenza del Comune di Spoleto. Il lavoro è stato organizzato affinché ciascuna squadra possa concentrare i controlli su massimo sette, otto scuole in totale. Dal crono programma gli interventi dovrebbero concludersi entro la mattina di sabato 21 gennaio. Intanto si sono conclusi anche i controlli effettuati dai tecnici della Provincia di Perugia nei sette edifici che ospitano gli istituti superiori: cominciati nella giornata di ieri sono terminati nella tarda serata. La stessa Provincia, una volta conclusi i sopralluoghi, ha comunicato che non sono state riscontrate problematiche a seguito del sisma del 18 gennaio.

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