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Svincolo di Scopoli, la Comunanza: “La Marini ci dia spiegazioni”. Laffranco: “Scenderò in strada”

Pubblicato il 14 Febbraio 2017 14:44 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:06

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Il Governo mette lo svincolo di Scopoli in surgelatore ed è di nuovo polemica. A fare da eco alle parole del sindaco di Foligno, che aveva chiesto ai ministeri e agli enti competenti di smetterla con lo scaricabarile, è Luca Foglietta. Il presidente della Comunanza agraria di Scopoli in questi giorni ha preso carta e penna e ha scritto una lunga lettera alla governatrice dell’Umbria. Nella raccomandata inviata a Catiuscia Marini, vengono chiesti chiarimenti rispetto a quelle che erano state le rassicurazioni fatte sulla realizzazione dell’opera. Già, perché la risposta del sottosegratario Del Basso De Caro all’interrogazione presentata dall’onorevole Pietro Laffranco, ha di nuovo gettato nello sconforto tutti gli abitanti della Valmenotre. “Lo svincolo non è tra le priorità del Governo”, ha riferito in aula il sottosegretario alle Infrastrutture. Parole che per gli abitanti della montagna folignate hanno il sapore della presa in giro dopo gli spiragli lasciati dalla politica negli ultimi mesi. Da qui dunque lo sfogo del presidente Foglietta. “Apprendiamo che non solo non sono state superate le criticità, ma anche che quest’opera non figura nella proposta di modifica del sistema viario tra Umbria e Marche presentato dal ministero delle Infrastrutture – scrive il presidente della Comunanza agraria -. Dalla risposta all’onorevole Laffranco – prosegue Foglietta – sembrerebbe che l’unico spiraglio per realizzare l’opera sia rappresentato dall’inserimento di nuovi elementi progettuali”. Ed è per questo che i vertici della Comunanza agraria di Scopoli chiedono un incontro alla presidente Catiuscia Marini “volto a conoscere lo stato reale dei fatti”. Sette i punti sui quali Luca Foglietta vuole avere chiarezza, ovvero: le richieste avanzate dalla Soprintendenza e dal Mibact dopo il luglio 2016, il progetto dello svincolo modificato di conseguenza, il soggetto a cui è stato presentato il progetto modificato e dove lo stesso si trova attualmente. Insieme a ciò, viene chiesto anche il motivo per cui l’iter necessario all’inclusione del progetto al Cipe non è stato concluso in tempi utili, quello per cui lo svincolo è stato escluso dalla proposta di modifica dell’asse viario Umbria-Marche, l’oggetto della modifica approvata dal Cip il 1° dicembre 2016 e dove sono finiti i soldi un tempo destinati allo svincolo di Scopoli. La montagna folignate chiama, ora Catiuscia Marini dovrà rispondere. LAFFRANCO INSISTE – Sulla vicenda c’è da registrare anche un nuovo intervento del parlamentare umbro di Forza Italia, Pietro Laffranco.“Invito la presidente Catiuscia Marini a convocare con urgenza un tavolo istituzionale insieme ai parlamentari umbri, ai sindaci interessati all’opera, ed al Comitato Valmenotre – rilancia Pietro Laffranco – questa volta però, ogni passaggio dovrà essere chiaro, trasparente e verificato”. Il deputato di Forza Italia si mette, in prima persona, a disposizione della popolazione locale. “Io sono pronto a scendere in strada insieme al Comitato Valmenotre ed alla cittadinanza per bloccare la Valdichienti all’altezza di Scopoli – fa sapere Laffranco – ci piazzeremo dietro un nastro tricolore, dando vita ad un’eclatante protesta. Per quanto mi riguarda non ho problemi, e spero sia in prima linea anche il sindaco Mismetti, che lo aveva promesso alla sua gente, e che anzi ringrazio per avermi dato atto pubblicamente del mio impegno”. 

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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