L’amministrazione bevanate è decisa a fare il possibile per salvare il santuario della Madonna della Valle. Per chi è di Bevagna, ma anche di Gualdo Cattaneo e paesi limitrofi, si tratta di un luogo significativo, meta di pellegrinaggi e ritrovo per le famiglie. Attualmente non più visitabile, a causa anche degli eventi sismici del ’97 che lo hanno reso inagibile, per la popolazione continua a mantenere la sua forza salvifica. Ciò che rimane sono le scritte sui muri lasciate dai fedeli per esprimere riconoscenza per la grazia ricevuta, da sempre infatti la credenza popolare è che l’immagine della Madonna che si trova dentro quella chiesina sperduta sui monti sia miracolosa. Nonostante la situazione di abbandono in cui versa il sito, messo in sicurezza da un recinto da cantiere che impedisce l’accesso alla struttura pericolante, ogni 1° maggio sono tantissime le persone che si recano sul posto per onorare la festa della Madonna della Valle, celebrando la messa all’esterno della struttura. I bevanati e i cittadini degli altri paesi legati al santuario si sentono privati di qualcosa che fa parte delle loro vite, un misto di fede e tradizione presente nei loro ricordi di cui oggi devono fare a meno. Negli ultimi anni sono state più di duemila le firme raccolte dalla comunità per chiedere l’intervento degli enti preposti affinché il santuario possa risorgere. C’è anche chi, ironicamente, sul vecchio cartello dei lavori ha scritto a pennarello: “E’ prevista la ristrutturazione entro l’anno 2097”. “La volontà dell’amministrazione – spiega il sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa intervistata da Rgunotizie – è quella di risistemare la zona circostante al santuario”. Un’azione che necessita dell’accordo tra tutte le istituzioni coinvolte: “Abbiamo già proceduto – prosegue – all’inserimento del sito nel Psr con la speranza che venga finanziato. Inoltre la nostra amministrazione ha preso contatti con l’arcivescovo di Spoleto e con la soprintendente ai Beni culturali Marica Mercalli. Bisogna innanzitutto capire cosa si intende per ristrutturazione del sito e concordare un piano di azione dopo aver fatto le necessarie visure”. Un impegno nei confronti dei tanti cittadini che hanno invocato l’intervento del Comune e al contempo un desiderio che trova dimora anche nel cuore dello stesso sindaco legata personalmente al santuario della Madonna della Valle. “Mio nonno, Luigi Falsacappa – racconta il primo cittadino –, alla fine degli anni ’30 contribuì alla ricostruzione della chiesa, mia sorella si è sposata lì ed ho tanti ricordi che mi legano a questo luogo dove ho vissuto momenti intensi insieme alla mia famiglia”. La primitiva chiesa che venne eretta, nel 1212, all’interno del bosco di querce e castagni dove oggi sorge il santuario nel tempo è più volte andata in rovina, ricostruita grazie all’opera di tanti devoti e poi riabbandonata ma mai demolita nel cuore dei cittadini che adesso chiedono di poter tornare in quel luogo immerso nel verde a godere del senso di pace che permea il santuario della Madonna della Valle.