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Qualità dell’aria, in Umbria maglia nera a Terni. Foligno quarta negli sforamenti

Pubblicato il 27 Novembre 2017 18:01

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Trentacinque. E’ il numero massimo di sforamenti previsto dall’Unione Europea per quanto riguarda il Pm10 nell’aria delle nostre città. Un limite massimo che, purtroppo, viene quasi sempre superato nei più grandi centri urbani di tutto il continente. Non sembra esserne esente nemmeno l’Umbria. A poche settimane dalla chiusura dell’anno, delle tre stazioni di monitoraggio a Terni, una ha già toccato quota 38. Le altre due della Conca sono giunte rispettivamente a 33 e 21. Segue a ruota Narni con 35 superamenti, poi viene Città di Castello con 15 e Foligno 10. Nel 2016, complessivamente si registrarono 38 sforamenti solo nella città della Quintana. Il punto della situazione è stato fatto lunedì mattina in Regione, nel corso del tavolo istituzionale per la qualità dell’aria presieduto dall’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini. L’obiettivo è quello di mettere in pratica nuove misure per migliorare la qualità dell’aria in Umbria. Per la Conca ternana, uno specifico tavolo con l’altro assessore regionale Barberini, verrà convocato per l’11 dicembre prossimo. Principali responsabili della concentrazione di Pm10, come evidenziato dagli studi realizzati da Arpa, sono il traffico e il riscaldamento domestico a legna che negli ultimi anni, anche a causa della crisi economica, ha conosciuto una notevole crescita. Non secondario è anche l’andamento climatico. CECCHINI – “Questa è la parte dell’anno, da novembre a marzo in cui, anche a causa dell’uso degli impianti di riscaldamento, si acutizza il problema delle polveri sottili – rileva l’assessore Cecchini – e pertanto occorre uno sforzo maggiore da parte di tutti. La Regione, attraverso l’Arpa, ha avviato le procedure per l’aggiornamento del Piano per la qualità dell’aria, per rendere più efficaci le misure che riguardano le attività inquinanti. Alle istituzioni chiediamo di intensificare anche la campagna di comunicazione, ma elemento determinante è la preziosa collaborazione dei cittadini per far sì che gli interventi programmati abbiano piena attuazione – ha concluso l’assessore – nella consapevolezza che le questioni ambientali appartengono a tutti e sono fondamentali per la qualità della vita e la salute”.

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