19.9 C
Foligno
mercoledì, Giugno 18, 2025
HomeAttualità“Dopo di noi”, in Umbria pronti 2 milioni di euro

“Dopo di noi”, in Umbria pronti 2 milioni di euro

Pubblicato il 13 Dicembre 2017 11:40

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Maturità, tempo di prima prova per quasi 7mila studenti umbri

A partire da domani gli alunni degli istituti italiani e regionali si confronteranno con il tema di italiano. Intanto è partito il “toto traccia”: tra gli autori papabili D’annunzio, Svevo e Calvino, ma anche Montale e Ungaretti, mentre per l’attualità si guarda all’intelligenza artificiale

A Spello è tutto pronto per la magica notte delle Infiorate

Nel weekend del 21 e 22 giugno le strade della Splendissima Colonia Julia si tingeranno di mille colori, quando i maestri infioratori assembleranno i petali per dare vita ai grandi tappeti floreali. Quest’anno anche un’opera speciale dedicata a papa Francesco

Raccolta dei rifiuti e Tari, incontro pubblico su problemi e opportunità

Al via un ciclo di appuntamenti promossi in diverse zone della città da Patto x Foligno e Foligno 2030 con l’obiettivo di informare, coinvolgere e andare alla ricerca di soluzioni. Si parte venerdì 20 giugno: tra i relatori anche Sandro Spaccasassi e Maurizio Zara

Una serie di interventi e servizi innovativi per l’assistenza alle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare, saranno attivati per la prima volta in Umbria all’inizio del 2018, con circa 2 milioni di euro messi a disposizione dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tramite il cosiddetto fondo per il “Dopo di noi”, previsto dalla legge nazionale n. 112 del 2016. La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla salute, Luca Barberini, ha approvato lo schema di riparto delle risorse tra le dodici Zone sociali della regione, che dovranno realizzare concretamente i progetti previsti, mettendo al centro la persona gravemente disabile, sola o con una famiglia non più in grado di prendersene cura. La ripartizione è stata effettuata sulla base di criteri sociodemografici, tenendo conto della popolazione residente, del numero delle famiglie presenti e dell’incidenza del tasso di disabilità. In particolare, alla Zona sociale n. 1 sono stati assegnati circa 165mila euro, alla n. 2 quasi 420mila, alla n. 3 oltre 132mila, alla n. 4 e alla n. 5 circa 125mila, alla n. 6 oltre 26mila, alla n. 7 circa 120mila, alla n. 8 oltre 212mila, alla n. 9 circa 102mila, alla n. 10 oltre 291mila, alla n. 11 circa 115mila e alla n. 12 oltre 91mila. “L’Umbria – sottolinea Barberini – è stata una delle prime Regioni a recepire la legge sul ‘Dopo di noi’, approvata dal Parlamento nel 2016 dopo anni di vuoto normativo in un ambito così delicato. Una legge di civiltà, che mette a disposizione dei territori risorse specifiche per dare risposte concrete a chi si trova in una situazione di particolare fragilità e non può più contare, o non potrà più fare affidamento in un futuro prossimo, sulla protezione della famiglia. La programmazione regionale in questo settore è stata definita dopo un’ampia partecipazione con le associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità ed è stata subito approvata dal Ministero”. Ora inizia la fase della progettazione operativa, con interventi innovativi a sostegno delle persone gravemente disabili, attivati per la prima volta in Umbria”. “In particolare – spiega l’assessore – verranno definiti percorsi di assistenza specifici e personalizzati, tesi a rendere la persona disabile il più autonoma possibile nella vita quotidiana, anche attraverso programmi di accompagnamento per la sua uscita dal nucleo familiare di origine. Sono inoltre, previsti progetti per l’accrescimento della consapevolezza e lo sviluppo di competenze per la gestione della quotidianità, oltre a tirocini finalizzati all’inclusione sociale. Verranno inoltre incentivate progettualità mirate alla valorizzazione della vita e degli impegni extradomiciliari e alla concreta espressione dei talenti e delle attitudini della persona, con specifico riferimento ai percorsi di accesso al lavoro”. “L’obiettivo – conclude Barberini – è contribuire a promuovere la massima autonomia possibile e la piena realizzazione delle persone con disabilità, dando maggiori certezze ai familiari circa il futuro dei propri cari in difficoltà”.

Articoli correlati