Da una prima sommaria analisi, ammonterebbero a 200mila euro i danni provocati dal mezzo della Valle Umbra Servizi che verso le 7,30 di sabato 16 dicembre si è schiantato addosso alla balaustra della scalinata di piazza Pianciani, buttandola giù, devastando così uno dei monumenti simbolo della città, anche se non certo il più datato (l’opera risale infatti al 1923) e finendo la sua corsa proprio in prossimità dell’uscita della mobilità alternativa che parte dalla Posterna. “Il danno è enorme – sono state le parole dell’assessore ai Lavori pubblici, Angelo Loretoni, che si è detto sotto choc per l’accaduto – ci vuole che però che a darci una mano sia un perito dei Beni Culturali. A occhio e croce, e secondo la mia esperienza, meno di 200mila euro di danni non ce ne sono”. Un danno enorme, non c’è dubbio, ma che per fortuna, se di fortuna di può parlare ovviamente, è accaduto prima che su quella scalinata venisse messo mani per il restauro. Sì, perché già pronte nelle casse comunali, con tanto di contratto di inizio lavori già firmato, c’erano quei 20mila euro donati da Oviesse per il restyling della struttura, già oggetto di pulizia qualche mese fa, tra l’altro. “Porteremo i pezzi che sono caduti a palazzo Leoncilli, nei locali destinati a ospitare il giudice di pace, catalogati e numerati così da poterli riutilizzare al meglio per la ricostruzione – ha raccontato Loretoni – dopodiché parte la pratica per l’assicurazione. Ma soprattutto dobbiamo bloccare il contratto già assegnato per il restauro della scalinata, quello dei 20mila euro già finanziati, perché ora non si tratta più di un restauro ma di una ricostruzione. Che inseriremo, gioco forza, nel contratto in preparazione per l’esecuzione della pavimentazione di tutta piazza Pianciani, programmata per la prossima primavera”. Ma a pagare sarà anche Valle Umbra Servizi, “che ha un’assicurazione con un capitale assicurato di 3 milioni”, ha spiegato l’assessore. E al “capezzale” della scalinata distrutta almeno per metà, sono arrivati, subito, in mattinata, i carabinieri del Nucleo speciale dei Beni culturali che hanno eseguito le opportune verifiche sul monumento, a cui hanno fatto seguito anche quelle della Polizia e della municipale. “Ci siamo cautelati sotto tutti i punti di vista per verificare di tutte le risorse possibili utili a fare il lavoro più velocemente e senza danno economico per la comunità”, ha aggiunto Loretoni. E l’operatore Vus? “Sta bene – ha spiegato l’assessore – più che altro è stato lo choc, quando ha visto che il mezzo si è sfrenato e partito, ha cercato di fermarlo, ma nulla ha potuto”.