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Foligno, aumentano le donazioni di sangue ma calano i donatori. L’Avis festeggia 65 anni di attività

Pubblicato il 9 Gennaio 2018 14:13

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Il sangue è vita e da sempre le donazioni rappresentano il più grande gesto di solidarietà che si possa chiedere ad una persona. Come ben sappiamo però, l’Umbria è una regione non autosufficiente per quanto riguarda le proprie donazioni e da anni cerca di sensibilizzare la popolazione ad una corretta azione come quella di donare il sangue e avvicinarsi al mondo dell’Avis. Ma come è stato il 2017 per l’Avis della sezione di Foligno? Il presidente Emanuele Frasconi, ai microfoni di Rgunotizie indica un quadro dell’anno passato con uno sguardo verso quello appena iniziato. “Sono due i dati più importanti del 2017 che saltano all’occhio. In primis, che le donazioni sono aumentate rispetto all’anno passato, anche se è calato il numero delle donazioni”. Ed in effetti al 31 dicembre 2017 sono state 3.839 le donazioni totali, rispetto alle 3.786 del 2016. Insomma, nell’anno che si è appena concluso sono state 53 le donazioni in più. “Per una realtà come la nostra – afferma Frasconi – è un buonissimo traguardo e di questo ringrazio moltissimo la disponibilità dei nostri amici donatori”. Come detto però, di contro si registrano diverse defezioni per quanto riguarda i donatori. “Nonostante l’aumento delle donazioni – spiega il presidente dell’Avis Foligno -, dobbiamo segnalare un calo di donatori che hanno lasciato la nostra sezione sia per il raggiungimento dei limiti di età che per problemi fisici”. Al 31 dicembre l’Avis di Foligno ha registrato 214 nuovi iscritti, mentre quelli che si sono cancellati sono stati 482 per un totale effettivo di 2.421. Rispetto al 2016, quando i donatori erano 2.694, c’è da registrare quindi una flessione di 273 iscritti. “Questo numero ci deve mettere in allarme – sottolinea Emanuele Frasconi -. Anche se annualmente i donatori che per diverse ragioni vengono dimessi sono sempre tanti, dobbiamo anche ricordare che a differenza delle altre realtà Avis regionali la sezione di Foligno è quella con maggiore afflusso e continuità. Quello che ultimamente manca è proprio il ricambio generazionale – conclude il presidente – con le nuove leve che possano dare futuro alla grande famiglia Avis. Quindi il mio appello è proprio ai giovani, che non devono avere paura di avvicinarsi al centro trasfusionale. Un gesto come quello della donazione può salvare moltissime vite, oltre che un modo per essere sempre sotto controllo. Il nostro 2018 sarà l’anno della conferma di nuove leve e forze fresche da affiancare ai vecchi donatori e la nostra comunicazione verterà su quello”. Il 2018 sarà poi l’anno di un particolare anniversario per Avis Foligno: 65 anni di storia. Anniversario che vedrà diverse iniziative per festeggiare questo prestigioso traguardo.

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