23.3 C
Foligno
sabato, Luglio 27, 2024
HomeCronacaSpoleto, il vicesindaco Bececco firma l’ordinanza anti accattonaggio

Spoleto, il vicesindaco Bececco firma l’ordinanza anti accattonaggio

Pubblicato il 17 Gennaio 2018 11:11

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

VUS COM, boom di nuovi clienti. Rinnovati logo e servizi digitali

L'azienda del Gruppo Valle Umbra Servizi ha chiuso il 2023 con un utile netto di 826mila euro e una media nei cinque anni di un milione. Nel 2024 avviato un processo di rinnovamento per far fronte alle sfide del settore

Temperature alte, in Umbria stop ai lavori all’aperto dalle 12,30 alle 16

Lo prevede un'ordinanza della presidente della Regione, Donatella Tesei: il provvedimento resterà efficace fino al prossimo 31 agosto. Il sindacati: “Avremmo preferito essere ascoltati prima”

Contributi elettorali, chi ha sostenuto Zuccarini e Masciotti? Cifre e nomi della campagna

Dai due candidati sindaci passando per i consiglieri poi nominati assessori e fino ad arrivare a chi siede tra i banchi della massima assise cittadina, si tirano le somme delle spese sostenute e dei contributi e finanziamenti ottenuti da partiti, associazioni e privati

L’obiettivo è duplice. Ed è ovviare allo sfruttamento dell’essere umano e riuscire a far emergere le situazioni di indigenza. È l’ordinanza per il divieto di qualsiasi forma di accattonaggio sul territorio comunale di Spoleto – in prossimità del centro storico, degli esercizi commerciali, dell’ospedale San Matteo degli Infermi – firmata dal vicesindaco facente funzioni Maria Elena Bececco, a seguito dell’approvazione in consiglio comunale della mozione presentata dai consiglieri Sandro Cretoni e Maurizio Zualdi. “Il provvedimento – spiegano dal palazzo comunale – non mira a punire i mendicanti o a promuovere una qualche forma di discriminazione, ma si pone l’obiettivo di preservare il diritto dei cittadini alla sicurezza, limitando quelle manifestazioni dietro le quali possono nascondersi attività di ‘organizzazioni malavitose’ o, comunque, azioni illecite che hanno nell’accattonaggio un facile diversivo”. Nello spirito dell’ordinanza, poi, rientra anche la necessità di far emergere con chiarezza tutte quelle situazioni di indigenza presenti nel territorio, affinché il Comune possa fornire risposte e sostegno attraverso una delle tante misure attualmente attive per il contrasto alla povertà: dalle agevolazioni riconosciute dall’Ente sulla base dell’Isee, al Sostegno per l’inclusione attiva (SIA), fino al reddito di inclusione e alla morosità incolpevole, a cui si aggiungono i servizi fondamentali della Caritas ed il progetto per l’alloggio ai senza tetto. L’amministrazione ritiene infatti che, limitato il fenomeno dell’accattonaggio attraverso l’ordinanza di divieto, sia possibile anche salvaguardare il decoro della città e promuovere il rispetto per il prossimo.

Articoli correlati