L’obiettivo è duplice. Ed è ovviare allo sfruttamento dell’essere umano e riuscire a far emergere le situazioni di indigenza. È l’ordinanza per il divieto di qualsiasi forma di accattonaggio sul territorio comunale di Spoleto – in prossimità del centro storico, degli esercizi commerciali, dell’ospedale San Matteo degli Infermi – firmata dal vicesindaco facente funzioni Maria Elena Bececco, a seguito dell’approvazione in consiglio comunale della mozione presentata dai consiglieri Sandro Cretoni e Maurizio Zualdi. “Il provvedimento – spiegano dal palazzo comunale – non mira a punire i mendicanti o a promuovere una qualche forma di discriminazione, ma si pone l’obiettivo di preservare il diritto dei cittadini alla sicurezza, limitando quelle manifestazioni dietro le quali possono nascondersi attività di ‘organizzazioni malavitose’ o, comunque, azioni illecite che hanno nell’accattonaggio un facile diversivo”. Nello spirito dell’ordinanza, poi, rientra anche la necessità di far emergere con chiarezza tutte quelle situazioni di indigenza presenti nel territorio, affinché il Comune possa fornire risposte e sostegno attraverso una delle tante misure attualmente attive per il contrasto alla povertà: dalle agevolazioni riconosciute dall’Ente sulla base dell’Isee, al Sostegno per l’inclusione attiva (SIA), fino al reddito di inclusione e alla morosità incolpevole, a cui si aggiungono i servizi fondamentali della Caritas ed il progetto per l’alloggio ai senza tetto. L’amministrazione ritiene infatti che, limitato il fenomeno dell’accattonaggio attraverso l’ordinanza di divieto, sia possibile anche salvaguardare il decoro della città e promuovere il rispetto per il prossimo.
Spoleto, il vicesindaco Bececco firma l’ordinanza anti accattonaggio
Pubblicato il 17 Gennaio 2018 11:11
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