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Differenziata, a Foligno protesta dei cittadini: “Nessuno raccoglie la plastica”

Pubblicato il 1 Febbraio 2018 16:07

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Se già il mancato ritiro della plastica nel giorno di San Feliciano, patrono di Foligno, aveva fatto storcere qualche naso, la situazione è andata peggiorando dopo che, per la seconda settimana consecutiva, il servizio è saltato. Mercoledì 31, infatti, il passaggio degli operatori della Valle Umbra Servizi non è stato effettuato in tutte le zone previste dal calendario. In alcune vie del territorio folignate, in particolare nelle frazioni di Vescia e Belfiore, i mastelli contenenti bottiglie e contenitori di plastica sono rimasti pieni, così come lamentato da alcuni cittadini anche sui social. Stessa situazione anche a San Giovanni Profiamma dove, oltre allo svuotamento dei mastelli blu, è saltato anche quello dei contenitori gialli, ossia quelli deputati alla raccolta della carta. Una problematica, quest’ultima, che si va a sommare a quella relativa allo slittamento, sempre dal 24 al 31 gennaio, del ritiro dei rifiuti conferiti nei bidoni da 240 litri. In quel caso, sul sito istituzionale della Valle Umbra Servizi si era fatto riferimento ad un posticipo dovuto ad accordi sindacali, ma la Rsu dell’azienda smentisce con una nota quanto dichiarato dai vertici della partecipata. “La mancata raccolta nel giorno di San Feliciano – si legge nel documento – non è imputabile ad un accordo sindacale, ma al fatto di non aver tenuto conto nella programmazione del calendario 2018 che fosse una giornata lavorativa e non festiva”. Secondo quanto spiegato dal sindacato interno alla partecipata, infatti, “ogni anno, tra Rsu e azienda, viene stipulato un accordo che permette di pianificare l’uscita del servizio (con i minimi garantiti) nei giorni festivi. E il 24 gennaio – ribadiscono – è stato calendarizzato come festivo”. I rappresentanti della Rsu, però, colgono anche l’occasione per rilanciare un’altra questione, quella relativa al futuro dell’azienda. “Chiediamo risposte alla politica – fanno sapere – sulle strategie che si vogliono usare per sopperire alla mancanza di personale. Problematica – concludono – che non ci permette di essere all’avanguardia con le nuove modalità di raccolta e nei servizi che vengono forniti ai cittadini”.

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