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Foligno, tra 15 giorni termina l’ordinanza antismog: quest’anno nessun blocco straordinario

Pubblicato il 16 Marzo 2018 14:52

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Se nell’immaginario collettivo marzo fa rima con primavera, con le giornate che via via si allungano e le temperature che iniziano ad essere un po’ più miti, per molti però questo è anche il mese in cui si dice ufficialmente addio all’ordinanza antismog. E’ il caso, ad esempio, di Foligno, dove da qualche anno ormai scatta il provvedimento che blocca il transito ad alcune auto a causa della presenza di elevati livelli di polveri sottili nell’aria. Provvedimento che, come da consuetudine ormai, prende il via il 31 di ottobre per poi andare in soffitta con la fine di marzo. Dal prossimo primo aprile, quindi, si potrà tornare a circolare liberamente in città, senza far caso al giorno della settimana o alla tipologia di auto che si possiede. L’ordinanza firmata dal sindaco Nando Mismetti, infatti, prevede – lo ricordiamo – lo stop alle auto da euro 0 ad euro 3 e diesel la domenica ed il lunedì all’interno di quello che è stato definito “Ambito urbano di riduzione del traffico”. Il provvedimento, come detto però, interessa i mesi autunnali e quelli invernali, per poi essere sospeso tra la primavera e l’estate. Ma com’è andata quest’ultima “tornata”? La notizia positiva sta sicuramente nel fatto che dallo scorso novembre ad oggi non è mai stato necessario ricorrere al blocco straordinario del traffico, diversamente da quanto avvenuto tra novembre 2016 e marzo 2017, quando lo stop è stato applicato due volte. Se si va a considerare, invece, la situazione anno per anno, quello peggiore rimane – ad oggi – il 2016 con ben 38 sforamenti dei livelli di Pm10 previsti dalla legge. Dieci, invece, quelli registrati nei dodici mesi dello scorso anno, mentre dal primo gennaio ad oggi la quota toccata è già di 8 sforamenti. Che il nuovo anno sia destinato ad essere peggiore del 2017? Numeri alla mano, al momento è così. Sì, perché mentre tra gennaio e marzo dello scorso anno il superamento dei valori di pm10 si è avuto 7 volte (6 a gennaio e uno a febbraio), in questi primi mesi del 2018 si è già registrato in 8 giornate (6 a gennaio e 2 a febbraio). L’ultima parola, però, si avrà a fine anno. Anche perché il mese più critico rimane quello di dicembre.  Nonostante nel 2017, infatti, gli sforamenti rilevati a dicembre siano stati solo cinque, nel 2016 la situazione era stata nettamente peggiore, con la centralina di Porta Romana che aveva registrato valori oltre il limite in ben 22 giorni sui 31 del calendario. 

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