16.1 C
Foligno
venerdì, Settembre 19, 2025
HomeEconomiaFils, otto lavoratori scelgono la strada del licenziamento

Fils, otto lavoratori scelgono la strada del licenziamento

Pubblicato il 10 Aprile 2018 15:57

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Addio a Massimo Catarinucci

Settantaquattro anni, è venuto a mancare nella mattinata di giovedì 18 settembre. Dall’impegno politico a quello sociale, soprattutto nel campo della disabilità: era una figura molto apprezzata nel territorio

Foligno torna a manifestare per Gaza

Venerdì 19 in piazza XX Settembre si terrà una nuova iniziativa a sostegno del popolo palestinese. “Restiamo umani” il messaggio lanciato dagli organizzatori, sulle orme di Vittorio Arrigoni

Quintana, terremoto in casa Pugilli: si dimette il priore

A fare un passo indietro anche il suo vice e il segretario, che lasciano a meno di un anno da dalla scadenza del mandato: il Pugilli va verso nuove elezioni. Nella mattinata anche l’annuncio del divorzio con Chicchini

Liste regionali per il trasferimento in altre partecipate o passaggio nelle società che andranno a gestire i servizi fino ad ora offerti da Fils? Il 70 per cento dei lavoratori della partecipata del Comune di Foligno che opera nel settore delle manutenzioni, oggi in liquidazione, ha scelto la prima opzione. Opzione che per alcuni di loro, però, si sta trasformando di fatto in un licenziamento, come spiegato a rgunotizie.it dal responsabile territoriale di Uil Fpl, Andrea Russo. Il riferimento è, in particolare, agli otto dei nove lavoratori convocati dopo l’affidamento della gestione del servizio di manutenzione delle strade alla nuova società. Lavoratori che avrebbero contestato l’assegnazione all’azienda subentrante, chiedendo l’inserimento nelle liste regionali. Da qui, dunque, il licenziamento da parte di Fils. “Non avendo più il servizio – ha infatti spiegato a questo proposito Andrea Russo – non c’era più la possibilità di impiegarli nel settore delle manutenzioni stradali”. Ad aver accettato il trasferimento al settore privato, dunque, sarebbe stato un solo lavoratore. “Nei prossimi giorni – ha anticipato l’esponente di Uil Fpl – il Comune dovrebbe firmare il contratto con la nuova società, decretando quindi anche il passaggio della sola unità rimasta”. Che ne sarà di tutti gli altri? “Rimarranno in attesa di essere ricollocati, se ce ne sarà la possibilità, in altre partecipare regionali – ha commentato Russo – fino ad allora usufruiranno degli ammortizzatori sociali previsti dalla disoccupazione. Trascorsi due anni – ha però avvertito il sindacalista – senza che nessuna partecipata umbra ne faccia richiesta, concluderanno l’attività lavorativa con la Fils e dovranno cercarsi un altro lavoro, così come accade in tutte le aziende private”. Intanto il Comune va avanti con gli appalti non ancora assegnati. E mentre si va alla ricerca di privati pronti a subentrare nella gestione dei servizi, in alcuni casi si è resa necessaria una proroga dell’affidamento a Fils. E’ il caso, come riportato in un’apposita determina pubblicata nell’albo pretorio, del servizio per il portierato a palazzo Orrfini Podestà e a palazzo Monaldi Barnabò fino al 30 aprile e di quello di gestione dell’Auditorium San Domenico e Santa Caterina fino al 31 maggio prossimo invece. Questa dunque la situazione attuale, mentre dalla Uil Fpl sottolineano il loro no rispetto a quanto sta accadendo. “Il nostro obiettivo è garantire il lavoro e non gli ammortizzatori sociali – ha dichiarato Andrea Russo – ecco perché non siamo d’accordo con la scelta dei lavoratori di accettare il licenziamento. La nostra linea è, invece, quella di andare avanti con gli appalti e il trasferimento nelle nuove società mantenendo i diritti garantiti dall’articolo 2112, ossia le famose clausole di salvaguardia. Anche perché – ha concluso Russo – per la nostra preoccupazione è che, come anticipato negli scorsi mesi dall’assessore regionale Antonio Bartolini, non è scontato il ricollocamento in altre partecipate, anzi. Certezze, su questo fronte, non ce ne sono”.

Articoli correlati