Anche il cielo ha reso omaggio a Valter Baldaccini. Per mezz’ora, venerdì pomeriggio, le nubi cariche di acqua hanno lasciato spazio a dei meravigliosi raggi di sole. Giusto il tempo di ricordare il padre fondatore di UmbraGroup. A distanza di quattro anni dalla scomparsa dell’indimenticato imprenditore, la sua famiglia e tutti i dipendenti di Umbra lo hanno voluto salutare in una cerimonia fortemente voluta dalla onlus che porta il suo stesso nome. Il 4 maggio non è stato e non sarà mai un giorno come gli altri all’interno dell’azienda aerospaziale folignate. Tre anni fa la nascita della Fondazione Valter Baldaccini, oggi la messa a dimora di un ulivo secolare lì dove l’ingegnere amava incontrare i suoi collaboratori. “Insieme abbiamo gettato un grande seme che diventerà una grande pianta”: queste le parole pronunciate da Baldaccini nella sua ultima Pasqua al fianco delle persone care. Frase che ora è riportata nero su bianco nella targa che affianca il serafico ulivo secolare. “Vogliamo dare continuità ai valori di un uomo di fede, un imprenditore illuminato – ha detto nel corso della cerimonia Beatrice Baldaccini, a capo della Fondazione -. Questo ulivo è per Umbra, i suoi collaboratori, i clienti, i fornitori. L’azienda è come un albero – ha proseguito -, per crescere sana e robusta ha bisogno di radici forti: auguriamo a Umbra di continuare a crescere e prosperare”. A benedire l’ulivo secolare è stato don Dino: “Tutti sappiamo – ha ricordato il parroco – che questa pianta simboleggia pace e gloria immortale”. Prima della chiusura della cerimonia, Beatrice Baldaccini si è rivolta ai dirigenti e al management di Umbra: “Il vero scopo di un’azienda – ha sottolineato – non è esclusivamente il profitto, ma la crescita sociale di una comunità”. Poi, prima del ritorno alla quotidianità del lavoro in azienda, un lungo applauso ed un ultimo commosso pensiero ad una figura, quella di Valter Baldaccini, resa immortale dalla grande umanità che lo ha sempre contraddistinto.