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Costretti a vendere il caravan per un’adozione. I camperisti li fermano: “Ai soldi pensiamo noi”

Pubblicato il 22 Maggio 2018 09:31

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La storia è di quelle che fanno riflettere e soprattutto per una volta ti fanno esclamare “per fortuna ci sono ancora persone con un grande cuore in questa società”. Tutto inizia da una coppia d’innamorati, sposati, di nome Donato e Maria Chiara che vivono attualmente nella zona del lago Trasimeno, ma che a brevissimo si trasferiranno nella città di Cannara. Donato è conosciuto come “Lo Stramagante Mister Dudi”, un prestigiatore per bambini, che ha calcato più volte le piazze della città per spettacoli vari e numeri coinvolgenti. Maria Chiara è una giovane promettente artista, che si sta specializzando in una scuola d’illustrazione e libri per l’infanzia. Una coppia dove alla base c’è senza dubbio, l’amore, la creatività e la voglia di sognare. Quest’anno i due decidono di avviare le pratiche di adozione per un bambino proveniente dalla Colombia, ma i soldi richiesti sono troppi rispetto alle loro condizioni economiche. Ed ecco che nasce il progetto “Un bimbo su una nuvola”. “Da subito ci siamo mossi per cercare di trovare i 13mila euro necessari – racconta Donato Bini – inizialmente pensando ad un finanziamento e poi decidendo di vendere il nostro camper Nuvola con il quale abbiamo viaggiato in lungo e in largo per l’Italia e l’Europa. La nostra riflessione è stata molto semplice: nonostante fossimo innamorati di quel camper, niente di materiale era paragonabile alla gioia di poter adottare un bambino. Così abbiamo pubblicato un annuncio di vendita sulla pagina Facebook dei camperisti italiani, seguita da più di 78mila utenti. Nell’avviso abbiamo specificato le motivazioni di questa vendita, proprio perché volevo evitare richieste di sconto o abbassamento del prezzo dato che avevamo calcolato quasi al centesimo quello che sarebbe dovuto servire per la causa della nostra adozione, ma poi è successo quello che mai pensavamo potesse accadere. Tutti gli utenti, nel giro di pochissimo tempo, hanno iniziato a scriverci, dicendo che non avremmo dovuto vendere il camper perché sarebbe stato straordinario far vivere anche al bambino l’esperienza del camper. Iniziarono quindi a dire che, essendo il gruppo composto da più di 70mila iscritti, anche solo un euro ad utente sarebbe stato utile per evitare la vendita del camper. All’inizio declinammo l’offerta, dicendo che avremmo preferito che un’eventuale raccolta fondi potesse servire per supportare una scuola in Zambia, dove negli anni abbiamo fatto delle esperienze. Poi, però, l’insistenza dei camperesti ci ha spinto, in accordo con gli amministratori della pagina Facebook, ad avviare una raccolta fondi sui social”. Creata la pagina Facebook dal nome “Un bimbo su una nuvola”, Donato e Maria Chiara non avrebbero mai pensato che ad attivarsi sarebbe stato tutto il web. “Abbiamo però posto una condizione – ha concluso Donato Bini -: se la cifra necessaria verrà raggiunta terremo il camper, se invece dovesse essere inferiore e fosse quindi necessario venderlo comunque, destineremo i soldi raccolti alle scuole dello Zambia, affinché questo bel gesto d’amore che gli utenti hanno avuto per noi non vada sprecato”.  Ad oggi la raccolta fondi ha toccato quota 7.745 euro, a cui vanno aggiunti i fondi ricevuti tramite Iban e PayPal e il contributo dato dagli scout. Insomma, il gesto di solidarietà di un’intera rete sta realizzando il sogno di due innamorati e di certo non possiamo che sperare che a breve Donato e Maria Chiara possano vivere delle bellissime avventure assieme al loro figlio nella loro personale nuvola.

 

Ecco la pagina Facebook della raccolta fondi: https://www.facebook.com/donate/232620700627054/

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