Era il 16 maggio del 2015 quando, nelle prime ore del mattino, un colpo di arma da fuoco uccise l’appuntato scelto Emanuele Lucentini. La tragedia nel cortile della caserma dei carabinieri di Foligno e della morte venne subito accusato il collega Emanuele Armeni, processato con rito abbreviato e condannato in prima istanza a vent’anni, pena poi ridotta in corte d’appello a 18 anni senza l’aggravante della premeditazione. Sentenza che la famiglia Lucentini non aveva accolto di buon grado, come avevano confermato a margine della sentenza emessa nelle aule del tribunale di Perugia, i legali incaricati dalla moglie del carabiniere ucciso. Da allora sono passati tre anni, ma la comunità folignate non ha dimenticato il militare originario di Tolentino e umbro d’adozione, diviso tra la casa a Spello e il lavoro a Foligno. E così oggi mercoledì 16 maggio, anniversario della morte dell’appuntato scelto, c’è chi lo ha voluto ricordare dedicandogli un pensiero sui social. Un affetto, quello dimostrato a tre anni di distanza dalla scomparsa dell’appuntato scelto, che ricorda il calore manifestato da ben tre comunità – Foligno, Spello e Tolentino – quel cupo giorno del 20 maggio di tre anni fa, quando le porte della cattedrale di San Feliciano si spalancarono per l’ultimo saluto a Emanuele Lucentini.
Tre anni senza Emanuele Lucentini: a Foligno il ricordo sui social
Pubblicato il 22 Maggio 2018 10:36
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