La loro realizzazione è costata ben 57 milioni di euro e per il completamento di tutte le infrastrutture sono serviti ben quattro anni. Stiamo parlando delle pavimentazioni del centro storico di Foligno, ovvero quella che in passato è stata definita “la più importante opera pubblica mai realizzata in città”. I lavori, iniziati nel novembre del 2009, si sono protratti fino alla primavera del 2014, con le pavimentazioni che sono state oggetto di forti discussioni politiche e non. Tra disagi a volte impossibili da evitare, strade chiuse e cantieri a cielo aperto, bersaglio prediletto su cui puntare il dito è stato spesso e volentieri l’ex assessore Salvatore Stella, che è comunque riuscito a portare a termine un’opera che ha reso innegabilmente più bello il centro storico di Foligno. Ma qual è lo stato di salute delle pavimentazioni del cuore cittadino a quattro anni di distanza dal loro completamento? Per scoprirlo la nostra redazione ha percorso piazze, vie e vicoli. Sicuramente il lavoro di “restyling” e di completamento effettuato nell’estate del 2017 è riuscito ad uniformare quelle vie dove alcune pietre si erano spaccate o erano state tolte. Qualche nota stonata comunque rimane. A partire da quelle vie in cui, al posto di alcune lastre, è stato piazzato il catrame. In altre zone invece, al posto di qualche pietra c’è della breccia a tappare buche più o meno grosse. In via XX settembre invece, è più esteso il perimetro delle pavimentazioni che avrebbero bisogno di essere sistemate. Insomma, non sarebbe male dedicare una sistemazione periodica e sistematica a quelle porzioni di pavimentazioni che risultano rovinate. Anche perché all’interno dei magazzini comunali le lastre sostitutive ci sono e sono state acquistate appositamente dal Comune per eventuali e fisiologici rattoppi. TUBI E STRISCE – Altra nota dolente riguarda la segnaletica orizzontale disegnata da poche settimane in via Santa Lucia. Quando le pavimentazioni furono completate, dall’amministrazione comunale era stato garantito l’esclusivo utilizzo di nastri colorati per realizzare le strisce a terra. Tutto ciò, per non “macchiare” le pietre con la vernice spray. Cosa che però non è avvenuta per via Santa Lucia. Senza dimenticare poi tutta quella serie di tubi di plastica rossi e blu che sbucano da bordo strada. La loro presenza in centro storico ancora si nota, con le serpentine che troppo spesso vengono utilizzate dagli incivili per buttarvi carte, cartacce e rifiuti di vario tipo.
Ha collaborato Alessio Vissani