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A Foligno un caso di morbillo. Santocchia: “Già eseguita la profilassi”

Pubblicato il 21 Settembre 2018 09:44 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:39

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Sono stati tutti vaccinati i colleghi dell’operatore delle Poste di Foligno, colpito da morbillo. Dopo il caso riscontrato nella città della Quintana, infatti, il Dipartimento di prevenzione dell’Usl Umbria 2 ha attivato tutte le procedure necessarie per evitare nuovi episodi. Attivata, quindi, la profilassi e somministrato il vaccino nei cosiddetti “contatti suscettibili”. Ossia, in quei dipendenti delle Poste venuti a contatto con l’operatore infetto e che non hanno mai contratto la malattia e mai fatto il vaccino. Se, infatti, nel territorio della Valle Umbra Sud la percentuale di bambini tra zero e 16 anni vaccinati tocca quota 98 per cento, altrettanto non si può dire degli adulti. Soprattutto tra la popolazione degli ultra quarantenni, il target maggiormente colpito dalla malattia. “Già nel pomeriggio di ieri – ha commentato il responsabile del servizio di igiene e sanità pubblica, il dottor Franco Santocchia – è stata attivata una seduta straordinaria finalizzata a vaccinare i colleghi della persona colpita da morbillo”. Secondo quanto reso noto dall’Usl Umbria 2, la vaccinazione post esposizione può infatti bloccare un’eventuale progressione dell’infezione. Ma, va specificato, che l’efficacia tende a diminuire se eseguita dopo 72 ore dal contatto. Rimane però sempre consigliata, anche in caso di sviluppo della malattia, dal momento che – fanno sapere dall’Usl – non determina alcuna conseguenza. Il morbillo, infatti, è una malattia molto contagiosa e la diagnosi precoce non sempre è possibile, dal momento che il morbillo in fase iniziale si manifesta come una forma simil influenzale e già a questo stadio i malati possono risultare già contagiosi. L’intervento di prevenzione attivato dall’Usl Umbria 2 continuerà per le prossime due settimane, ossia per il tempo di incubazione della malattia prima della comparsa dei sintomi, con una sorveglianza sanitaria finalizzata all’individuazione precoce di nuovi casi.

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