Come un fulmine a ciel sereno. Rasiglia dovrà rinunciare al tradizionale appuntamento con il presepe vivente in programma il 26 dicembre ed il 6 gennaio. Un evento che, nelle ultime settimane, aveva attirato l’attenzione di migliaia di turisti pronti ad arrivare da tutta Italia. Dalle prenotazioni alberghiere a quelle nei ristoranti, proseguendo con le decine di gite organizzate ed autobus pronti a “salpare” per l’Umbria, queste festività natalizie avrebbero rappresentato la definitiva consacrazione del borgo che nasce sul Menotre. Ed invece nelle scorse ore è arrivata la doccia gelata per i rappresentanti di “Rasiglia e le sue sorgenti”. Già, perché il Comune di Foligno ha respinto tutto il carteggio presentato dall’associazione che da anni si occupa di valorizzare la frazione montana. I motivi sono legati alle sempre più stringenti norme di sicurezza, che hanno visto gli uffici comunali bocciare ogni tipo di proposta presentata dagli organizzatori del presepe. “Ci abbiamo provato – commenta un amareggiato Umberto Tonti, presidente dell’associazione -, però le condizioni poste in termini burocratici hanno reso impossibile organizzare l’evento per un’associazione come la nostra”. Considerata come un’attività di pubblico spettacolo, la manifestazione avrebbe richiesto uno sforzo enorme da parte dei volontari, che comunque hanno provato a fare del loro meglio: “Ci abbiamo messo tanta buona volontà – afferma ancora Umberto Tonti -, mettendo in campo anche diversi professionisti capaci di elaborare piani di sicurezza che però non sono stati accettati. Ci sono state chieste le stesse condizioni di uno stadio che accoglie migliaia di persone”. Ad un ufficio comunale probabilmente un po’ troppo zelante, si è aggiunta la necessaria mediazione politica, capace in questi casi di trovare la corretta soluzione nel rispetto delle leggi: “Questo – spiega il presidente Tonti – testimonia di come l’amministrazione lasci sole le iniziative che dovrebbe fare sue, accompagnandole nei processi di normalizzazione. E’ troppo facile – prosegue – trincerarsi dietro il parere di un ufficio: siamo stati lasciati di fronte alla burocrazia”. All’immensa perdita che l’annullamento del presepe di Rasiglia porterà con sé, si aggiunge un altro problema. Il riferimento va a tutte quelle persone che arriveranno nel borgo a prescindere dalla rappresentazione della Natività. C’è da scommettere che la magia del Natale attirerà comunque visitatori, sulla scia del boom turistico avuto in estate da Rasiglia: “Ora spetta all’amministrazione risolvere la vicenda – conclude Umberto Tonti -. Qualcuno dovrà gestire l’afflusso di persone che avevano considerato Rasiglia come uno dei tratti del percorso natalizio e post natalizio”. Il “botto” di fine anno è appena stato acceso, disinnescarlo non sarà certamente facile.
Incredibile, salta il presepe di Rasiglia: “Lasciati soli dal Comune, gettiamo la spugna”
Pubblicato il 21 Dicembre 2018 10:34
La folla delle persone per il presepe di Rasiglia (foto Vissani)
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