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Bevagna, dopo 20 anni partono i lavori per il Santuario della Madonna della Valle

Pubblicato il 20 Febbraio 2019 15:54

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Sono partiti nella mattinata di mercoledì 20 febbraio i lavori di messa in sicurezza del Santuario della Madonna della Valle di Bevagna. A distanza di più di vent’anni dalla sua chiusura, avvenuta a seguito del terremoto del 1997, ora finalmente si sta lavorando al recupero di un luogo simbolo per l’intera comunità bevanate, meta anche di pellegrinaggi. A presiedere l’avvio degli interventi l’assessore Umberto Bonetti. Con lui il sindaco Annarita Falsacappa, che fin dal suo insediamento aveva manifestato la volontà di lavorare, in accordo con tutte le parti in gioco, per restituire il santuario ai suoi fedeli. E così, dopo averne annunciato il recupero nel corso di un consiglio comunale la scorsa estate, mercoledì mattina si è entrati nel vivo dei lavori, che interesseranno in prima battuta lo smontaggio della copertura pericolante e la parziale demolizione del fabbricato che si trova accanto alla chiesa. Si tratta, come detto, di interventi di messa in sicurezza, che si dovrebbero completare nel giro di tre o quattro mesi, resi possibili grazie ai fondi per la ricostruzione stanziati dopo il sisma del 2016, a seguito del quale il Santuario ha riportato un aggravamento della condizione strutturale. I lavori sono partiti dopo l’accordo raggiunto tra Protezione civile, Comune di Bevagna, Archidiocesi di Spoleto-Norcia e Soprintendenza ai beni culturali. In particolare, l’ok dalla Soprintendenza è arrivato dopo la concessione in comodato d’uso per 15 anni dal vescovo Renato Boccardo all’amministrazione comunale guidata da Annarita Falsacappa. “La chiesa è ora sotto la tutela del Comune” ha quindi spiegato il primo cittadino, sottolineando anche come sia già in fase di approvazione il progetto per il consolidamento ed il restauro strutturale. “Restauro – ha annunciato Falsacappa – che verrà effettuato attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale nell’ambito della misura 7.5.1 relativa cioè agli investimenti in infrastrutture ricreative e turistiche”. Completato anche quest’ulteriore step si procederà alle finiture interne attraverso lo strumento dell’Art Bonus e del Fai. “Nel frattempo – ha commentato il sindaco Annarita Falsacappa, molto legato anche per vicende familiari al Santuario – i fedeli potranno continuare a lasciare fiori, foto o messaggi di preghiera sullo spazio che verrà predisposto dall’amministrazione bevanate a ridosso del cantiere”. La chiesa originaria risale al 1212, costruita all’interno di un bosco di querce e castagni. Là dove oggi sorge quel santuario che presto potrà finalmente tornare a spalancare le proprie porte ai fedeli.

 

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