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Catiuscia Marini si è dimessa

Pubblicato il 16 Aprile 2019 18:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 15:04

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“Io sono una persona perbene, per me la politica è sempre stata ‘fare l’interesse generale’, da sindaco della mia città, da europarlamentare, ed in questi anni da presidente di Regione”. Inizia così la lettera di Catiuscia Marini, consegnata alla presidente dell’assemblea legislativa Donatella Porzi con la quale la governatrice dell’Umbria ha rassegnato le sue dimissioni. “Quello che sta accadendo non solo mi addolora – prosegue nella lettera la Marini – ma mi sconvolge e sono sicura che ne uscirò personalmente a testa alta, perché, credetemi, io non ho niente a che fare con pratiche di esercizio del potere che non siano rispettose delle regole e della trasparenza, rifuggendo sempre da consorterie e gruppi di potere”. La decisione della presidente della Regione è arrivata al termine di una giornata concitata per la politica regionale, l’ennesima da quando è scoppiata l’inchiesta ribattezzata “Concorsopoli”. Le indagini hanno portato negli scorsi giorni all’arresto del segretario regionale del Pd, Gianpiero Bocci, e dell’assessore alla Sanità Luca Barberini. Tra gli oltre trenta indagati era finita anche Catiuscia Marini, che si è sempre detta estranea al “sistema” che avrebbe pilotato alcuni concorsi per l’assunzione di personale sanitario nell’ospedale di Perugia. “Le istituzioni vengono prima delle persone che le guidano e non possono avere ombre che rafforzerebbero il già difficile rapporto di fiducia con i cittadini – scrive ancora Catiuscia Marini nella lettera -. Ritengo doloroso, ma giusto, rassegnare ora le mie dimissioni da presidente della Regione Umbria, perché ritengo di tutelare così l’istituzione che ho avuto l’onore di guidare, salvaguardare l’immagine della mia regione e della mia comunità e al tempo stesso avere la libertà di dimostrare la mia correttezza come persona e come amministratore pubblico. So così di fare la cosa più giusta e più coerente con i miei valori, quelli della mia famiglia e con quelli della comunità politica a me più vicina. Ringrazio chi in questi giorni difficili e complessi mi ha dato fiducia e attestati di stima. Mi pare importante mandare un saluto a tutti gli umbri ed alle popolazioni della Valnerina colpite dal sisma con le quali ho condiviso le fasi più difficili, ma umanamente più intense, del mio mandato istituzionale. So di fare la cosa più giusta per l’Umbria – conclude l’oramai ex governatrice – questa mia bellissima terra, ricca di storia, cultura e valori di solidarietà”. All’indagine “scoppiata” negli scorsi giorni, in queste ultime ore su Catiuscia Marini si era aggiunto un vero e proprio “pressing” anche da parte degli alleati di partito. L’ex ministro Carlo Calenda aveva definito “vergognosa” la situazione della sanità umbra, consigliando alla Marini di dimettersi. A fargli da eco anche il segretario nazionale del Pd: “Confido – aveva detto in giornata Zingaretti – nel senso di responsabilità della presidente della Regione Umbria”. Infine, la spola tra Roma e Perugia del commissario umbro del Partito democratico Walter Verini, che dopo l’incontro capitolino di martedì mattina con Zingaretti, nel pomeriggio ha incontrato Catiuscia Marini. Al termine del confronto, la presidente ha deciso di rassegnare le sue dimissioni.

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