Grande soddisfazione in casa Umbria Kinetics. L’azienda folignate è infatti risultata tra le prime sei start up in Italia selezionate tra 600 progetti per la Startup Competition, l’atteso appuntamento del Web Marketing Festival di Rimini.
Al Palacongressi l’azienda umbra ci è arrivata con l’innovativa sospensione Airtender, la tecnologia che sta rivoluzionando il mondo delle moto creando visibilità non solo a Foligno ma a tutta la regione verde d’Italia. Un’invenzione straordinaria che ha subito attirato su di sé lo sguardo curioso di Honda, tanto che su tutte le versioni della CRF1000L Africa Twin, la commercializzazione dell’AirTender avverrà in esclusiva attraverso la rete dei loro concessionari ufficiali.
Ma di cosa si tratta? Airtender nasce da un’idea del folignate Federico Giuliani, progettista meccanico di 46 anni, che voleva realizzare una sospensione capace di adattarsi a tutte le situazioni di guida e di strada e di variare anche il suo funzionamento in base al carico. Per farlo, ha avuto bisogno del “cervello” di Gabriele Bellani, ingegnere aerospaziale di 38 anni che grazie a questa avventura è tornato in Italia, e della “sensibilità” di collaudo di Riccardo Piergentili, pilota e giornalista di 40 anni. Da start up nata nel 2013, oggi l’Umbria Kinetics è cresciuta, vantando all’attivo ben due brevetti internazionali, che proteggono AirTender anche al di fuori dell’Europa, e sviluppando macchinari per i test delle sospensioni, distribuiti in tutto il mondo dalla Andreani Group, leader mondiale della rivendita after market delle sospensioni per moto e auto.
Nella fase di avvio, l’azienda è stata sostenuta da un finanziamento della Regione Umbria, risultando vincitrice del bando “Brain Back” riservato ai migliori progetti imprenditoriali che prevedeva il rientro in Italia dei cervelli in fuga. Il progetto è stato ulteriormente sviluppato con il contributo dei fondi regionali Por Fesr dedicati al sostegno alla ricerca delle Pmi innovative. L’attuale team della Umbria Kinetics è composto anche da Stefano Rossi, Lorenzo Bronchinetti, Francesco Piermarini, Matteo Mariani, Roberto Amoni e Michelangelo Bellani.