A soli 8 anni ha incantato tutti declamando, a memoria, l’Infinito di Leopardi. Lei è Mia Marcucci è di Foligno e frequenta l’indirizzo “Montessori” della scuola “Piermarini”. Grazie alla sua insegnante Ombretta Pinca, quest’anno Mia si è avvicinata a Giacomo Leopardi, studiando ed imparando insieme ai suoi compagni di classe quella che è considerata una tra le più famose liriche del poeta recanatese, l’Infinito appunto.
L’occasione è stata il bicentenario dell’opera, celebrato in tutta Italia. Foligno compresa. Nella città della Quintana gli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie dell’Istituto comprensivo Foligno 2 e i loro insegnanti si sono infatti ritrovati in piazza della Repubblica per declamare, tutti insieme, l’Infinito. Per Mia, però, non si è trattato di un caso isolato.
No, perchè la piccola studentessa ha replicato altre due volte. La prima in occasione della tappa ad Assisi de “La Repubblica Nomade”, associazione fondata nel 2011 dallo scrittore Antonio Moresco insieme ad altri colleghi e che annualmente organizza cammini letterari in Italia e all’estero e che in questo 2019 ha attraversato il centro dello Stivale da Firenze a Recanati passando per Assisi sulle orme di Dante, San Francesco e Leopardi per riscoprire le radici del Bel Paese. È successo tutto un po’ per caso. Mia ha partecipato all’incontro insieme al papà Stefano dell’associazione folignate Sovversioni non sospette e alla fine si è ritrovata a declamare l’Infinito.
Una performance, la sua, che ha lasciato senza parole lo scrittore Moresco, che ha così deciso di invitarla alla tappa finale del cammino che si è tenuta domenica 28 giugno a Recanati. E proprio lì, al termine della sua prolusione, Antonio Moresco – a cui quest’anno è stato assegnato il Premio Giacomo Leopardi dal comitato scientifico del Centro nazionale di studi leopardiani – ha presentato a sorpresa la giovanissima folignate al pubblico, chiedendole di recitare ancora una volta l’Infinito e spiegando alla platea presente nell’aula magna di palazzo comunale come l’amore per Leopardi non investa solo i giovani, ma anche i bambini.
Come accaduto alla piccola Mia, che ha saputo incantare con la sua voce il pubblico marchigiano.