Sono in costante crescita al San Giovanni Battista di Foligno gli interventi di chirurgia bariatrica. A scegliere la struttura diretta dal dottor Marcello Boni non sono, però, solo pazienti umbri. Numerosi, infatti, anche gli utenti provenienti da fuori regione per sottoposri ad operazioni di sleeve gastrectomy, bypass e mini bypass gastrico.
L’ultimo intervento del genere, in ordine temporale, lo scorso 8 luglio su un paziente di più di 200 chili. Ad eseguirlo l’équipe composta dai chirurghi Marcello Boni e Maria Teresa Federici e dall’anestesista Daniela Damiani. Dopo il trattamento il paziente, per 24 ore, è stato seguito dallo staff della terapia intensiva e ha proseguito poi, in ottime condizioni di salute, il decorso nel Day Hospital di chirurgia.
Venerdì 12 luglio, invece, un bypass gastrico ed una sleeve gastrectomy per due casi di particolare complessità sono stati eseguiti con tecnica robotica nel vicino ospedale di Spoleto dal gruppo chirurgico coordinato dal direttore della struttura complessa di chirurgia di Foligno ed esperto di chirurgia robotica, il dottor Graziano Ceccarelli, e composto dai dottori Marcello Boni, Giuliano Metastasio e Maria Teresa Federici. Entrambi gli interventi sono perfettamente riusciti.
Prosegue, dunque, il percorso di integrazione tra i due ospedali della Valle Umbra Sud, che possono contare su team multidisciplinari qualificati e tecnologie di ultima generazione come il robot “DaVinci” in dotazione al San Matteo degli Infermi e l’imminente arrivo al San Giovanni Battista di una laparoscopia in 4k. Il centro, inoltre, anche quest’anno è stato accreditato dalla Società Italiana di Chirurgia bariatrica e metabolica.
“L’obesità – ha commentato a questo proposito il dottor Marcello Boni – è una vera piaga, ingravescente, della società moderna. In Umbria – ha proseguito – l’11 per cento della popolazione è in stato di sovrappeso e obesità, pari cioè a circa 80mila persone in tutto il territorio regionale. L’obesità – ha sottolineato il professionista – trascina con sé malattie metaboliche, diabete, cardiopatia, insufficienza respiratorie e apnee notturne”. In questo contesto, la chirurgia bariatrica – come spiegato dal dottor Boni – “è il risultato di un team multidisciplinare che lavora sul paziente, formato da dietisti, psicologi/psichiatri, gastroenterologi, cardiologi e pneumologi. Alla fine del percorso di preospedalizzazione di circa sei mesi – ha quindi concluso – vengono valutati tutti gli esami svolti e si sceglie l’intervento migliore per il paziente”.