Una storia che si ripete. È quella dei falò al Parco Hoffman, area in cui è fatto divieto di accendere fuochi. Eppure c’è chi, in barba alle regole, trasgredisce al divieto e nell’area fluviale bivacca tra falò e birre. A testimoniarlo i residui abbandonati in prossimità del ponte che si trova all’interno del parco, lì dov’è più facile passare inosservati perché si tratta di una zona completamente al buio, e rinvenuti nella mattinata di domenica da Legambiente.
Impegnati in un’attività di pulizia del polmone verde cittadino, una decina di volontari che di lattine e bottiglie di birra sulle sponde del Topino ne hanno raccolte tante, troppe, come testimoniato anche dal presidente dell’associazione ambientalista, Marco Novelli. “Già in passato – commenta – si erano registrati episodi simili e sempre nella stessa zona, quella di competenza del Consorzio della bonificazione e quindi della Provincia. E come in passato – ha aggiunto – anche questa volta abbiamo segnalato la cosa all’Arpa”. L’auspicio è che in futuro non si ripetano più episodi di questo tipo, magari intervenendo con controlli mirati a scongiurarli, tutelando così l’area fluviale folignate.
Questa, dunque, la situazione più critica riscontrata all’interno del Parco Hoffman, passato letteralmente al setaccio dai volontari che, guanti e sacchi alla mano, lì hanno trascorso l’intera mattinata di domenica. Una decina i sacchi di rifiuti raccolti. Oltre alle già citate lattine e bottiglie di vetro, anche tantissimi mozziconi di sigarette, tappi e pezzi di plastica disseminati un po’ ovunque.
Ma l’appuntamento di domenica non è stato solo l’occasione per tornare a far risplendere il parco cittadino, ma anche per discuterne il futuro. Un primo incontro introduttivo che ha visto presenti, oltre ai volontari di Legambiente capeggiati da Marco Novelli, anche il consigliere leghista e membro dell’associazione ambientalista, Marco De Felicis, e Leonello Ortolani e Salvatore Lucante in rappresentanza dei residenti di Sportella Marini. Sì, perchè come anticipato negli scorsi giorni l’idea è quella di unire le forze per tornare a far vivere l’area fluviale.
“Abbiamo incontrato alcuni residenti – ha commentato Novelli – molto legati al parco, al punto che spesso e volentieri si occupano direttamente della pulizia e della manutenzione dell’area. Cittadini che vigilano sull’area fluviale, appuntandosi tutte le irregolarità che riscontrano. Il progetto è quello di lavorare insieme, magari appoggiandoci a loro che ben conoscono la realtà del Parco Hoffman. Domenica abbiamo avviato questo confronto e ora ci rincontreremo per continuare ad approfondire la questione, chiedendo poi al nostro socio Marco De Felicis di interloquire per noi con l’amministrazione comunale”.