27.8 C
Foligno
martedì, Agosto 5, 2025
HomePoliticaSede Usl2 a Terni, anche i piccoli comuni protestano: “Scelta dannosa”

Sede Usl2 a Terni, anche i piccoli comuni protestano: “Scelta dannosa”

Pubblicato il 7 Agosto 2019 17:04 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:42

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Dalla rotatoria di San Magno al sottopasso di via Mameli: il piano delle opere 2026-2028

La giunta Zuccarini ha adottato il documento programmatico con gli obiettivi da raggiungere entro i prossimi tre anni. In cantiere 16 interventi per una spesa complessiva di oltre 8 milioni di euro

Si finge cliente e ruba un profumo da oltre 100 euro: denunciato 42enne folignate

L’uomo, con precedenti alle spalle, ha approfittato di un momento di distrazione della commessa per nasconderlo nei jeans e uscire dal negozio. Individuato dalla polizia in pochi giorni grazie alle immagini delle telecamere, è stato denunciato per furto aggravato

Il “Tabernacolo” dell’Alunno è tornato a casa

Martedì 5 agosto la riconsegna al Museo capitolare diocesano di Foligno, dopo un complesso e accurato intervento di restauro durato tre anni. Il recupero dell’opera, intaccata dal tempo, è stato finanziato con i fondi dell’8xmille

Rimane alto il dibattito sulla sede legale della Usl2 dell’Umbria. La decisione della giunta regionale guidata da Fabio Paparelli di spostare il “domicilio” dell’Unità sanitaria locale da Foligno – dove era provvisoria – a Terni ha scontentato un po’ tutti. A partire dall’intero territorio folignate-spoletino, difeso in principio dall’ex assessore alla sanità, Luca Barberini. L’attuale consigliere regionale del Pd non aveva usato mezzi termini nei confronti del collega di partito Paparelli, definendo la scelta di palazzo Cesaroni “un atto di arroganza politica ed istituzionale che non rispetta comunità e territori, da parte di una Giunta regionale spavalda che non ha visto il coinvolgimento dei territori”. A fare da eco alle parole di Barberini arriva anche il commento di Bernardino Sperandio, sindaco di Trevi che difende anche le piccole realtà comunali: “E’ una scelta errata – spiega Sperandio – anche per le modalità e la tempistica con i quali è stata assunta visto il regime di ordinaria amministrazione in cui opera la giunta regionale, di sicuro dannosa per il nostro territorio e per i cittadini. Negli ultimi anni – commenta Sperandio – amministratori e comunità locali si erano più volte confrontati su questo tema, attivando un percorso partecipativo in grado di tenere nella massima considerazione anche i piccoli comuni, ritenuti a ragione, validi interlocutori in grado di arginare l’antico schema di centralizzazione dei servizi su Perugia e Terni. Questo blitz estivo – conclude la nota del primo cittadino trevano – rappresenta una decisione inopportuna vista la fase politico e istituzionale che sta vivendo la nostra Regione, un gesto che amareggia una intera comunità, e sulla quale speriamo che la Giunta regionale voglia ritornare, riattivando il processo decisionale di coinvolgimento delle realtà locali e di tutti gli attori socio sanitari”.

Articoli correlati