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Dimagrimento localizzato…ma si può?

Pubblicato il 17 Agosto 2019 12:42 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:40

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Quante volte vi sarà capitato di sentir dire: “sono a dieta ma non riesco a buttare via queste maniglie dell’amore!” e se l’interlocutore era una donna la frase diventava: “sono a dieta ma dimagrisco solo dove non devo dimagrire!”

Iniziamo con il dire che il dimagrimento localizzato benché fattibile, non è mai facile, e soprattutto senza esercizio fisico diventa impossibile!

Sicuramente tutti noi conosciamo persone che vorrebbero dimagrire solo in punti specifici del loro corpo, e magari per farlo sono ricorsi alla sola e classica dieta ipocalorica.

Partendo da moltissimi casi reali e tanta esperienza, anche condivisa tra colleghi, in questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione su 2 casistiche di ampia diffusione.

Il primo caso è la donna dalla classica conformazione a “pera” (ginoide), in cui la vita stretta si contrappone ai fianchi larghi e agli antiestetici accumuli adiposi alla radice delle cosce.

Per questo esempio, il dimagrimento ottenuto solo con la dieta, può portare a una notevole diminuzione del seno, ad una vita più assottigliata, e ad un viso più scarnito, ma paradossalmente, la circonferenza dei fianchi e delle cosce risulteranno quasi inalterati.

Il secondo caso preso in esame è un uomo con la classica forma a “mela” (androide) in cui la pancia rotonda e prominente va a contrapporsi a gambe e braccia estremamente magre.

Anche in questo caso il dimagrimento ottenuto con la sola dieta ci restituisce solo una perdita di massa muscolare e grasso nelle braccia e nelle gambe, ma le “maniglie dell’amore” e il grasso sottocutaneo addominale rimangono, anche qui aimè, pressoché immutati.

Da qui nasce la mia ferma concezione, avvalorata da anni di esperienza nel mondo del Fitness e della Nutrizione sportiva, che il dimagrimento localizzato è forse possibile, ma di sicuro mai facile!

Ma allora come possono fare queste due tipologie di persone per dimagrire nei loro punti deboli? Ovviamente il processo è possibile se inserito in una strategia globale che prevede una dieta finalizzata al dimagrimento generale personalizzato, e soprattutto se correlata da un programma fitness appositamente studiato sul “somatotipo” della persona, ovvero alla sua conformazione antropometrica.

Un senso scientifico a quanto detto finora è tratto dalla revisione scientifica di un importante studio condotto dall’Università di Copenhagen (Danimarca), e pubblicato sull’American Journal of Physiology. Lo studio mette in risalto alcuni interessanti risultati che sembrano indicare che il dimagrimento localizzato sia di fatto possibile, sebbene in che misura non sia chiaro.

Per capire la valenza di questi risultati dobbiamo però scendere in ambiti un pochino più tecnici, nello studio gli scienziati hanno fatto eseguire, ai soggetti presi in esame, un esercizio di “estensioni ad una gamba” con un peso leggero per 30 minuti consecutivamente.

I ricercatori hanno poi misurato la quantità di flusso sanguigno nel grasso sottocutaneo dei soggetti sia nella gamba allenata che in quella a riposo ed hanno misurato anche la quantità di lipolisi (rilascio di grasso) delle cellule adipose del tessuto sottocutaneo.

Gli scienziati hanno scoperto che la gamba che era stata allenata ha sperimentato un significativo aumento del flusso sanguigno e della lipolisi dalle cellule del tessuto sottocutaneo rispetto alla gamba non allenata. Durante l’esercizio le cellule adipose intorno all’aerea muscolare allenata hanno rilasciato più acidi grassi nel sangue a significare che viene stimolata una maggior lipolisi a carico dell’area target per fornire grassi a scopo energetico.

Lo studio quindi suggerisce che allenando un determinato gruppo muscolare, si brucia il grasso preferibilmente nell’area che si sta allenando, soprattutto se si utilizza un alto numero di ripetizioni ad alta intensità e con pause ridotte.

Partendo dal presupposto che un programma specifico su questa problematica può essere elaborato solo dopo un’attenta anamnesi antropometrica personalizzata, cerchiamo di fare un esempio teorico prendendo in esame un’ipotetica donna con una conformazione prettamente “ginoide”: uno dei metodi di allenamento che più si adatta a questa persona potrebbe essere quello di allenare i muscoli dell’area interessata (adduttori, abduttori e glutei), utilizzando piccoli pesi e lunghe ripetizioni (20-30 rip), il tutto intervallato da 5-10 minuti di lavoro aerobico sulla cyclette orizzontale ad ogni cambio di esercizio, facendo attenzione ad effettuare solo delle brevi pause nei riposi tra le serie.

Questo studio, avvalorato anche da alcune evidenze scientifiche, ci indica che la strada giusta per raggiungere un dimagrimento localizzato passa obbligatoriamente per l’approccio multidisciplinare, dove il Nutrizionista esperto deve essere affiancato da un professionista del Fitness, tutto questo rappresenta una grande risorsa per non vanificare gli sforzi durante una dieta dimagrante.

Quindi signore e signori, non diamoci per vinti, un programma alimentare e un programma fitness stilati in sinergia da due professionisti del settore possono farvi ritrovare quelle forme che sembravano oramai perdute.

 

Rubrica a cura del dottor Mercuri Leonardo, Dietista A.N.D.I.D.

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