La pioggia non ha scoraggiato i wine lovers, che nel pomeriggio di sabato 2 novembre hanno preso letteralmente d’assalto palazzo Candiotti a Foligno. Il motivo è presto che detto, l’imperdibile appuntamento con “L’Umbria in un bicchiere”, l’evento firmato Slow Food, che ha il pregio di riunire in un’unica location – palazzo Candiotti, appunto – vignaioli provenienti da tutto il Cuore verde d’Italia.
Cinquantasei, per la precisione, le cantine presenti. Ossia quelle che Slow Food ha deciso di premiare, inserendole nell’edizione 2020 della guida Slow Wine. Cantine che ancora una volta hanno chiamato a raccolta il pubblico delle grandi occasioni, che ha così potuto degustare oltre 200 vini tra bianchi, rossi e rosati. Un pubblico variegato, tra esperti di settore e semplici appassionati, ha varcato il portone dello storico palazzo folignate, lasciandosi ammaliare da colori e profumi che raccontano un’identità, quella dell’Umbria vitivinicola che sempre più spesso sta facendo parlare di sé scavalcando non solo i confini regionali, ma anche e soprattutto quelli nazionali.
Un successo annunciato per Slow Food visti anche i precedenti – le passate edizioni hanno infatti sempre fatto registrare il tutto esaurito -, ma che non smette di sorprendere. E la soddisfazione è stata evidente anche negli organizzatori. “Siamo stati premiati nonostante la pioggia – ha commentato a questo proposito Giovanni Maira, fiduciario della condotta Slow Food Valle Umbra -. Probabilmente – ha aggiunto – è stata premiata la formula del piccolo ma buono”.
In degustazione, come detto, solo vini prodotti nel Cuore verde d’Italia, così come parlavano umbro le eccellenze della tavola che i visitatori hanno potuto apprezzare accompagnandone i calici, tra lumache e sedano, pizza sfoglia e trippa. “Siamo molto contenti” ha quindi ribadito Giovanni Maira che ha sottolineato: “Qui c’è il gotha del vino. Cantine che sono state premiate da Slow Food ma anche da altre guide e che sono contente di essere qui tra noi”.
Conclusa con successo quest’edizione, Slow Food Valle Umbra guarda però già al futuro sull’onda del detto “squadra che vince non si cambia”. “La formula continuerà ad essere sempre questa – ha annunciato Maira – e sempre tra queste mura”.
“L’Umbria in un bicchere” quest’anno ha ospitato anche un seminario sui cambiamenti climatici legati al vino, per parlare di effetti e soluzioni. Appuntamento molto seguito ed apprezzato, che ha ospitato gli interventi del dottor Roberto Muccifuori (enologo e agronomo, esperto delle conseguenze dei mutamenti climatici in viticoltura) e del dottor Luca Capaldini (responsabile cantina Castelbuono di Bevagna). L’incontro è stato moderato dal geologo Federico Varazi.