Una Settimana santa di celebrazioni “a porte chiuse” e “senza fedeli” attende la Chiesa cattolica, così come avvenuto per tutto il periodo di Quaresima. L’emergenza Coronavirus ha infatti imposto una stretta nelle abitudini dei cittadini che ha investito tutte le anime della comunità, compresa quella religiosa. Così, per poter vivere al meglio soprattutto i Triduo pasquale, che rappresenta di fatto la fonte, il centro e il culmine dell’anno liturgico e della vita della Chiesa, la Conferenza episcopale umbra presieduta dal vescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, ha elaborato per le otto Diocesi della regione e di conseguenza per le parrocchie un vero e proprio vademecum.
Un vademecum che prenderà il via la domenica delle Palme con una distinzione tra la celebrazione in Cattedrale, dov’è prevista una processione all’interno con rami d’ulivo o di palma, e quella in parrocchia dove, invece, l’ingresso del Signore in Gerusalemme verrà commemorato secondo la terza forma indicata dal Messale Romano. “Non è prudente – spiega monsignor Boccardo a questo proposito – benedire le palme per poi inviarle alle famiglie”. Per la messa crismale il Consiglio episcopale permanente offrirà un orientamento unitario, in sintonia con la decisione che il Santo Padre adotterà per la Diocesi di Roma. Si arriverà così al Giovedì santo, quando i presbiteri celebreranno la messa ricordando l’istituzione dell’Eucaristia e del Ministero sacerdotale, senza il rito della lavanda dei piedi e senza la reposizione dell’Eucaristia. Dopo il Giovedì santo, in caso di vera necessità, ogni presbitero potrà benedire l’olio per l’Unzione degli infermi. In programma per il Venerdì santo l’azione liturgica della Passione del Signore, che potrà tenersi solo se ci saranno le condizioni necessarie. In caso contrario si dovrà celebrare la Liturgia delle Ore. Stessa disposizione per la Veglia pasquale, con l’obbligo di rinviare tutti i battesimi. Per il giorno di Pasqua, infine, prevista la celebrazione di una sola messa.
I fedeli potranno seguire le celebrazioni spiritualmente o, dove possibile, come nel caso della Diocesi di Foligno attraverso i mezzi di comunicazione della Diocesi stessa. I media della CEI – a partire da Tv2000 e dal Circuito radiofonico InBlu – copriranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.
Per quanto riguarda i fedeli, invece, l’invito è a pregare personalmente e in famiglia, meditando le letture bibliche dei giorni della Settimana santa o recitando i misteri dolorosi del Rosario. Per il Venerdì santo si ricorda il digiuno e l’astinenza come segno di penitenza ma anche di unione alla passione del Signore. Suggerita la lettura della passione secondo il vangelo di Giovanni e la preghiera davanti al Crocifisso. Sabato, invece, ad essere consigliata è la preghiera del Rosario con un pensiero particolare ai defunti a causa del Coronavirus e a quanti hanno perso le persone care. Infine, domenica di Pasqua consigliata al mattino la recita del Credo nel ricordo del battesimo, e il canto dell’alleluia; prima del pranzo la benedizione della mensa pasquale con la recita del Padre nostro; infine, nel pomeriggio la lettura di quanto avvenne la sera di Pasqua ai due discepoli di Emmaus (Luca 24, 13-35).