L’Umbria da il via ai tamponi domiciliari. Sottoscritto, infatti, l’accordo che consentirà di effettuare i tamponi direttamente a casa dei cittadini. La firma è avvenuta nella sede del Centro regionale di Protezioni civile, a Foligno, alla presenza dell’assessore alla sanità, Luca Coletto, dei commissari straordinari delle Usl 1 e 2 dell’Umbria e dei rappresentanti delle tre associazioni di volontariato sanitario. Sì, perché il servizio che prenderà il via nei prossimi giorni sarà garantito grazie alla collaborazione dell’Anpas, del Coordinamento Misericordie e del comitato regionale della Croce rossa italiana, riuniti nel Comitato unico di coordinamento servizi sanitari Umbria. Individuati, poi, come interlocutori la Centrale operativa regionale (COR Umbria) e la Centrale operativa unica 118 Umbria.
A disposizione due camper sanitari, sei ambulanze da trasporto di tipo B, tra i 4 e i 6 mezzi da trasporto di materiali biologici ed un’auto staffetta. All’interno di ambulanze e camper prevista la creazione, nel vano sanitario, di un “percorso sporco” ed un “percorso pulito” e la dotazione di dispositivi di refrigerazione per la conservazione dei tamponi durante il trasporto. La richiesta di tampone verrà inoltrata alla Usl competente dal medico di famiglia. Successivamente sarà allertata la sala operativa unica regionale (SOUR) della Protezione civile o la Centrale operativa unica 118 Umbria che predisporrà l’iter per l’esecuzione del tampone da parte di un operatore dell’Usl.
“Si tratta di un protocollo importante – ha commentato l’assessore Coletto – sia perché accresce ulteriormente il prestigio delle associazioni di volontariato che lo hanno sottoscritto per il grande e qualificato servizio che già svolgono su tutto il territorio. E poi, perché è grande la necessità di realizzare tamponi a domicilio anche al fine di evitare possibili contaminazioni. Oltretutto – ha concluso – in questa fase la realizzazione di tamponi è fondamentale per poter avere una mappa reale del contagio e poterlo quindi controllare”. “La nostra proposta -gli hanno fatto eco Marco Prestipino, Ivo Massinelli e Paolo Scura per le tre associazioni – è nata dall’esigenza di offrire alla nostra comunità un ulteriore servizio da parte del mondo del volontariato, soprattutto in considerazione del particolare momento che stiamo vivendo”.