Si chiama “Arte che fiotta” ed è la raccolta di opere d’arte viventi, in salsa folignate, promossa all’interno del gruppo Facebook “Foligno che fiotta”. Un’iniziativa che aveva preso forma già tempo fa e che ora è stata rispolverata per dare sfogo ancora una volta alla creatività di chi si mette in gioco e strappare qualche risata a chi decide di sfogliare il singolare album fotografico. Un modo divertente per affrontare la lunga quarantena che da ormai diverse settimane costringe giovani e adulti, bambini ed anziani a rimanere dentro casa. Ecco allora che “Arte che fiotta” diventa un’occasione per darsi da fare in maniera divertente, coinvolgendo anche altri membri della famiglia e quindi creando momenti di condivisione.
Proprio quello che ci voleva, verrebbe da dire, vista la grande partecipazione che l’iniziativa sta riscuotendo in città e non solo. Sì, perché c’è anche chi raccontando di non essere folignate spiega comunque di voler partecipare. È così che ogni casa si trasforma in un laboratorio d’arte per riprodurre al meglio, e non senza un pizzico di ironia, opere d’arte celebri ma anche meno conosciute. Capita così di ritrovarsi a singolari ed originali riproduzioni: dalla “Dama con l’ermellino” di Leonardo Da Vinci alla “Ragazza col turbante” di Jan Vermeer, dall’autoritratto di Frida Kahlo a quello di Vincent Van Gogh. E fino ad arrivare a opere di Salvador Dalì e René Magritte, Edgar Degas e Pierre-Auguste Renoir. Senza dimenticare Andy Warhol e Fernando Botero, solo per citarne alcuni.
Insomma, arte per tutti i gusti. E tutti coinvolti, anche i più piccoli. Vere e proprie opere d’arte, dunque, ma senza trucchi. Nessuna nuova tecnologia che modifichi la realtà, ma solo tanta creatività e oggetti di uso quotidiano da riadattare all’occorrenza. “Vogliamo vedere il talento vostro e non quello delle App per gli smartphone” è infatti l’invito dei promotori. “Vogliamo vedere – concludono – i quadri rifatti da voi. Mettetevi in posa, con cappelli e lenzuoli, con quello che avete dentro casa”.