Ha preso ufficialmente il via la “Fase 2” annunciata dal premier Giuseppe Conte il 26 aprile scorso. Da questa mattina, lunedì 4 maggio, l’Italia ha infatti iniziato a percorrere la strada che la porterà – si spera – verso un ritorno alla normalità.
E così, anche a Foligno, dopo il lungo stop durato quasi due mesi, sono tornate a spalancarsi le porte di bar e ristoranti, che da lunedì mattina hanno ricominciato la loro attività seppur con delle restrizioni. Non sarà infatti possibile consumare cibi e bevande all’interno dei locali, ma solo prendere e portare via. Accanto alla consegna a domicilio che ha contraddistinto l’attività di alcuni pubblici esercizi nelle scorse settimane, quindi, prende ora piede anche l’asporto, in attesa che si possa tornare a fruire liberamente e pienamente di bar e ristoranti come si era soliti fare prima del lockdown. A riprendere a pieno ritmo anche le aziende del manifatturiero, mentre per per la vendita al dettaglio occorrerà attendere il 18 maggio prossimo. Fanno eccezione – lo ricordiamo – negozi di abbigliamento per bambini, cartolerie e librerie, tornate in attività già da qualche settimana.
In concomitanza con l’avvio della “Fase 2” sono tornati ad essere fruibili anche i parchi e le aree verdi. E così a Foligno sono tornate a ripopolarsi le sponde del Topino. Tagliata l’erba che era cresciuta in queste settimane di chiusura degli accessi al fiume folignate, lunedì pomeriggio in diversi hanno approfittato della bella giornata di sole per fare quattro passi. La “Fase 2” apre inoltre alla possibilità di fare attività fisica o motoria anche lontano da casa, purché si rispettino le distanze interpersonali, evitando in ogni caso assembramenti. Con un’apposita ordinanza, inoltre, il sindaco Stefano Zuccarini ha dato l’ok alla riapertura dei cimiteri comunali, mentre sempre a partire da lunedì sarà possibile tornare a celebrare i funerali. Anche in questo caso con tutta una serie di misure restrittive.
Ma a segnare la giornata di lunedì 4 maggio è stata, innanzitutto, la possibilità di rivedere i propri cari. Dopo quasi due mesi di isolamento, infatti, genitori e figli, nonni e nipoti si sono potuti rivedere. Regole alla mano, nessun abbraccio e mascherine indosso, ma pur sempre un primo passo in vista di un ritorno definitivo alla normalità.