Chissà se, scrivendo “Notte prima degli esami”, Antonello Venditti avrebbe mai pensato ad una maturità così particolare. Probabilmente no. Come certamente nessun professore e nessuno studente avrebbe mai pensato che gli esami di maturità di quest’anno passeranno alla storia. Nessuna prova scritta, solamente un maxi orale di un’ora per ogni alunno e misure di sicurezza ai massimi livelli. Circa 7mila i maturandi umbri – poco più di 700 a Foligno – che quest’anno non hanno potuto sentire l’ultima campanella della loro vita, ma che sono stati chiamati a sostenere un insolito esame. Mercoledì mattina al via la maturità 2019/2020, con i primi candidati chiamati a parlare davanti alle commissioni con presidente esterno già dalle 8.30 del mattino. Le scuole hanno dovuto adottare specifiche misure di sicurezza. Autocertificazione all’ingresso, igienizzazione delle mani, mascherine, locali sanificati al termine di ogni colloquio e commissari obbligati ad usare sempre la stessa sedia, lo stesso banco e lo stesso materiale. Commissione e studenti obbligati ad effettuare – dove possibile – un percorso diverso per l’entrata e l’uscita. “I ragazzi hanno lavorato molto e la proposta di un’alternativa alla seconda prova con le materie di indirizzo è stata fatta in maniera seria – spiega Maria Rita Severi, vice preside del liceo scientifico ‘Marconi’ -. Per loro è stato sicuramente impegnativo, anche perché dovevano affrontare la novità che preoccupa sempre un po’. L’agitazione c’è, ma è quella tipica di un esame”. Gli esami di quest’anno arrivano dopo circa tre mesi di didattica a distanza. Uno strumento efficace per non perdere il ritmo e l’abitudine della scuola, ma che mai riuscirà a sostituire le lezioni frontali passate in aula con il resto dei compagni. Compagni che devono rigorosamente attendere fuori dalla scuola gli esami di chi li precede. Chi infatti sostiene il maxi-orale, può portare con sé solamente una persona, mentre lo studente successivo dovrà attendere il suo turno in una specifica sala d’attesa e potrà entrare a scuola non prima di 15 minuti dal suo esame. Nel loro colloquio, i ragazzi dovranno esporre rispetto ad un elaborato su un argomento delle materie di indirizzo, discussione di un breve testo di letteratura italiana, poi si passa ad un argomento assegnato dalla commissione, l’esposizione della propria esperienza sui percorsi trasversali e per l’orientamento ed infine domande su cittadinanza e Costituzione. Questa mattina siamo stati al liceo scientifico “Marconi” e all’Istituto tecnico economico “Scarpellini” di Foligno per raccogliere le sensazioni degli studenti prima e dopo il loro orale. “Non ho sentito il distacco tra la fine della scuola e l’inizio degli esami, ho somatizzato solo stamattina – racconta uno studente dello ‘Scarpellini’ -. In questo periodo ciò che mi è mancato di più sono state le relazioni umane”. “Sono stati tre mesi davvero duri con la mancanza della scuola e degli amici – spiega un’altra studentessa dell’Ite folignate -. Un esame così è sicuramente uno svantaggio perché non abbiamo potuto nemmeno fare lo scritto, però per certi versi siamo stati facilitati”. “E’ stato un periodo difficile – racconta un’alunna del liceo ‘Marconi’ – perché ci siamo abituati ad un nuovo tipo di comunicazione con i professori e poi ci siamo ritrovati a fare gli esami in presenza. Fare un esame solo orale è stata una scelta migliore, ma avremmo preferito la normalità”.
Le immagini e le interviste video del primo giorno della maturità 2020 a Foligno sono visibili attraverso questo link: https://www.youtube.com/watch?v=RNeCT24x9_c&feature=youtu.be