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Otto città e 14 musei fanno rete: Foligno guida il progetto “Humbria²O” per rilanciare il territorio

Pubblicato il 4 Settembre 2020 09:34 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:23

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“Humbria2O, La cultura non si ferma”, questo il titolo del progetto presentato questa mattina, giovedì 3 settembre, a Palazzo Trinci a Foligno. Un progetto, realizzato con il contributo della Regione, unico nel suo genere perché promosso da una rete di 8 Comuni, con la città della Quintana a fare da capofila, e 14 musei, per valorizzare e rilanciare cultura e storia del territorio dopo il lockdown.

Data di avvio 19 settembre, con un ricco programma di offerte didattiche, percorsi culturali ed appuntamenti di trekking ogni fine settimana dal fino al 14 novembre. E ancora attività on site, off site e on line per famiglie, scuole e visitatori, collegate da un unico fil rouge: l’acqua. Sì, perché, come detto dai promotori, “dall’acqua è nata la vita e dall’acqua, elemento storicamente fondante del nostro territorio, l’Umbria vuole ripartire”.

Un’occasione, dunque, per la diffusione della conoscenza del patrimonio umbro ed una sfida per rispondere all’emergenza che stanno vivendo i luoghi della cultura a causa del virus, il tutto all’insegna del rispetto per l’ambiente. Il fatto che vi sia una rete fatta di realtà legate da tematiche comuni, fa sì che “Humbria2O” si presenti come concreto segno di innovazione in un’ottica di politica di sviluppo culturale.

Operatori culturali, storici dell’arte ed esperti in genere faranno conoscere a grandi e piccoli, umbri e non, musei, siti archeologici, biblioteche e spazi naturali. Il tutto attraverso in un format che offrirà eventi di vario genere: percorsi verdi, degustazioni, video divulgativi, didattica a distanza per le scuole e videogames dedicati a firma di Fabio Viola. A prendere parte al progetto saranno Foligno, con il polo di Palazzo Trinci, il Museo della Stampa, quello Archeologico e quello Naturalistico di Colfiorito, e poi Assisi, Valtopina, Todi, Baschi, Montecchio, Alviano, Avigliano Umbro e Acquasparta come comune sostenitore. A dare supporto, invece, l’Associazione Acqua, CoopCulture, Cooperativa Lympha e Surgente. 

“Il vero significato del progetto – ha spiegato a Rgu il coordinatore Alessandro La Porta – è quello di voltar pagina. Il lavoro è iniziato durante il lockdown e ci siamo subito attivati per realizzare un’iniziativa innovativa. Ora stiamo cercando di organizzare delle visite on line nelle scuole – ha continuato -, immaginando quale piattaforma utilizzare e stravolgendo così il modus operandi delle visite guidate. L’iniziativa è una grandissima novità per l’Umbria – ha concluso La Porta -, perché dietro c’è un lavoro condiviso che unisce piccoli e grandi comuni”. C ‘è attesa, infine, per il portale che sarà online in autunno, punto di accesso per la fruizione del patrimonio culturale umbro. 

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