Vaccino antinfluenzale disponibile già da ottobre. Parte con un mese di anticipo la campagna promossa dal Ministero della salute. Il motivo è ormai chiaro e lo ribadisce anche l’assessore regionale alla sanità dell’Umbria, Luca Coletto. “L’obiettivo – dichiara – è ridurre le infezioni respiratorie nella popolazione e rendere più facile la diagnosi differenziale, ovvero capire se la sintomatologia sia riconducibile all’influenza o al Covid-19”. E proprio in quest’ottica le due Usl umbre hanno acquistato il 50 per cento di vaccini in più rispetto al 2019. “Al fine – ha spiegato l’assessore Coletto – di sottoporre a vaccinazione almeno il 75 per cento della popolazione a rischio”.
E proprio le categorie a rischio potranno vaccinarsi gratuitamente rivolgendosi al proprio medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta. Chi, invece, vorrà fare il vaccino pur non rientrando in questa fetta di popolazione e quindi non potendo usufruire delle scorte gratuite, potrà comunque acquistarlo in farmacia e rivolgersi sempre al proprio medico per la somministrazione.
Ma quali sono le categorie per le quali è consigliata la vaccinazione? Si parte da chi ha superato i 65 anni di età, fascia che risulta maggiormente colpita da forme respiratorie polmonari con sintomatologia severa, per poi passare a coloro che possono sviluppare forme gravi o mortali di malattia a causa di preesistenti patologie o condizioni predisponenti. La vaccinazione è, poi, fortemente indicata anche alle donne in gravidanza e puerperio, agli individui ricoverati in strutture per lungodegenti, al personale sanitario e medico, ai donatori di sangue, ai vigili del fuoco alle forze di polizie e a tutte le altre categorie di lavoratori dei servizi essenziali. Per coloro che hanno più di 65 anni e per i soggetti con patologie o condizioni predisponenti, in quanto soggetti più fragili nei confronti del virus SARS CoV 2, è inoltre fortemente raccomandata anche la vaccinazione anti-pneumococcica.
Una pratica, quella della vaccinazione, che in Umbria ha uno zoccolo duro. “È la regione – ha affermato Leandro Pesca, membro della task force regionale coronavirus, in rappresentanza dei medici del territorio – con la percentuale più alta di vaccinati tra gli ultrasessantacinquenni: il 65 per cento rispetto al 53 per cento della media nazionale”.
Nell’accordo stipulato tra Regione e rappresentanze dei medici di medicina generale, infine, è stato anche sancito il nuovo tetto regionale di spesa farmaceutica pro-capite, pari a 153 euro, in diminuzione di 6 euro rispetto al valore del 2019, favorendo un efficientamento della spesa complessiva a fronte degli stessi obiettivi di salute.