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Covid hotel in umbria: continuano sopralluoghi per trovare nuovi alberghi

Pubblicato il 20 Novembre 2020 16:45 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:06

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“Continuano sul territorio regionale i sopralluoghi e le valutazioni del sistema regionale sanitario e di protezione civile per selezionare le strutture ricettive disponibili per i ‘Covid Hotel’ ed è stata intanto firmata la convenzione quadro con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore alberghiero, che hanno risposto positivamente all’iniziativa della Regione, per attivarli in caso di necessità. Finora sono oltre 30 le strutture disponibili sul territorio regionale, delle quali 11 sono risultate idonee”. È quanto rende noto l’assessore regionale alla protezione civile Enrico Melasecche. Tra le azioni strategiche messe in campo dal sistema regionale di protezione civile nell’ambito del piano di salvaguardia per il contenimento e la gestione della pandemia, c’è anche quella di individuare i “Covid Hotel” per l’accoglienza di persone da porre in isolamento in strutture esterne e alleggerire, così, le strutture sanitarie. Il Covid Hotel è destinato a: soggetti (non necessariamente residenti nel territorio del Distretto dove si trova la struttura) Covid positivi, asintomatici o paucisintomatici, impossibilitati a restare in isolamento domiciliare presso la propria abitazione; soggetti Covid positivi (anche in questo caso, non necessariamente residenti nel territorio del Distretto dove si trova la struttura) dimessi da un ospedale della Regione clinicamente guariti, ma non ancora negativizzati o con dichiarazione di fine isolamento, che non possono continuare la quarantena a domicilio; soggetti negativi o in attesa di esito tampone che non dispongono di idonea soluzione abitativa per effettuare la quarantena prevista (fattispecie per cui, a meno di particolari situazioni di indigenza, è previsto il pagamento da parte dell’utente della tariffa calmierata di 39,50 euro giornalieri omnicomprensivi tra vitto e alloggio).

Ad oggi i “Covid Hotel” attivi sono “Villa Muzi” a Città di Castello, messa a disposizione in comodato d’uso gratuito dalla Diocesi di Città di Castello, con 17 posti potenzialmente disponibili di cui 3 attualmente occupati, e l’hotel “Melody” a Deruta, con 52 camere disponibili, di cui 11 attualmente occupate.

 Ulteriori strutture alberghiere sono al vaglio per individuare altri ‘Covid Hotel’ da attivare, in base alle future o specifiche esigenze dei singoli territori. Il lavoro di valutazione del sistema regionale di protezione civile continua per completare il quadro delle strutture attivabili in caso di necessità.

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