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Assegni falsi e truffe da 20mila euro tra Foligno e Spoleto: due denunciati

Pubblicato il 11 Dicembre 2020 12:40 - Modificato il 5 Settembre 2023 13:02

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Denunciati dagli agenti del commissariato spoletino due truffatori seriali che tra Foligno e Spoleto hanno messo insieme tre colpi da 20mila euro. Complesse le indagini che hanno permesso di rintracciare i due malviventi, pregiudicati romani classe 1974 e 1977, protagonisti di diversi colpi in tutta l’Umbria e in centro Italia. In base a quanto ricostruito dagli agenti, il modus operandi era sempre il medesimo. I due malfattori, sotto falso nome, facevano acquisti per migliaia di euro in esercizi di vendita di termoidraulica ed elettrodomestici, per poi pagare gli ignari commercianti con assegni bancari rubati.

Una truffa piuttosto articolata se si considera che i due si presentavano nei punti vendita dopo intensi contatti telefonici e a nome di ditte referenziate come “buoni clienti e pagatori”. All’atto del pagamento, gli stessi sfoggiavano un carnet d’assegni compilandone uno. Non prima, però, di aver apposto il timbro con ragione sociale e partita Iva uguale all’originale dell’effettiva ed ignara impresa alla quale si erano sostituiti. Inoltre, acquisti e pagamenti avvenivano sempre in tarda serata, durante la fase di chiusura del negozio. Scelta ricercata, poiché, in quel frangente, non era possibile il controllo immediato del titolo di credito al portatore.

Come detto, due le truffe nello spoletino ed una nel folignate con bottino di circa 20mila euro in merce non pagata. Da quanto emerso, sono quattro le imprese locali coinvolte, ma c’è il sospetto che il giro sia molto più ampio. Infatti, una volta concluso l’affare, i truffatori si facevano preparare un “timbro da tavolo” con i dati fiscali dell’impresa raggirata che poi utilizzavano per il successivo colpo. I due, di fatto anche ricettatori di assegni rubati, sono stati raggiunti a Roma dagli investigatori spoletini. Scattate, nei loro confronti, perquisizioni domiciliari eseguite in diverse località della capitale e la denuncia alla Procura di Spoleto.

Ad entrambi, per ora, sono attribuiti decine di raggiri, della stessa natura, a Roma, Frosinone, Velletri, Tuscania, Grosseto ed altre città. Inoltre, sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad individuare eventuali complici. Intanto è stata individuata la “mente” dei raggiri e capo dei due truffatori. Lo stesso che è stato portato in carcere in quanto colpito da ordine di carcerazione per scontare una pena di cinque anni e mezzo di reclusione.

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