Sono 14.905 i vaccini anti-Covid somministrati in Umbria dall’inizio della campagna vaccinale. I dati, aggiornati al primo pomeriggio di venerdì 22 gennaio, parlano del 78,3 per cento di vaccini inoculati rispetto alle 19.025 dosi consegnate. “Si va verso il completamento dell’esecuzione della prima dose e l’inizio seconda per gli operatori sanitari, gli ospiti delle Rsa, i medici di assistenza primaria e il personale sanitario delle case di cura” ha spiegato il vice commissario all’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, facendo il punto della situazione sul piano vaccini.
Piano che sta facendo i conti anche con quella che D’Angelo ha apostrofato come una “riduzione della capacità di risposta” dovuta ad un numero inferiore di dosi rispetto a quelle preventivate. Una situazione che, ha sottolineato il vice commissario all’emergenza Covid, “ci impedisce di procedere con la somministrazione dei vaccini ad altre categorie”. Il riferimento è, tra gli altri, a farmacisti, odontoiatri, medici a partita Iva e ultra 80enni. Categorie che, ha dichiarato Massimo D’Angelo, saranno sottoposte a vaccinazione “appena sarà resa nota la nuova programmazione da parte del commissario straordinario”.
Intanto tra lunedì 25 e mercoledì 27 gennaio dovrebbero arrivare in Umbria altre mille dosi di Moderna. Mentre, per quanto riguarda, quelle di Pfizer-BioNTech l’attesa è per i 3.500 vaccini con i quali si potrà chiudere la fase del richiamo per quei soggetti che, cioè, hanno già ricevuto la prima dose. Per venerdì 29 gennaio, invece – così come ricordato dal direttore generale Claudio Dario – dovrebbe arrivare il verdetto dell’Ema sul vaccino di AstraZeneca”.
Nel frattempo in Umbria si sta lavorando per predisporre i nuovi punti vaccinali: da piano previsto uno ogni 40mila abitanti. Tornando al personale sanitario umbro, sono 2mila coloro ai quali non è stato ancora somministrato il vaccino. “Si tratta – ha dichiarato D’Angelo – di soggetti che al momento della prima chiamata presentavano controindicazioni temporanee, ma che verranno richiamati”.