L’Umbria rimane – quasi – arancione. A deciderlo è stato, come di consueto, il ministero della Salute. Nelle prossime ore il ministro Roberto Speranza firmerà l’ordinanza. La decisione è dettata dai dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, diffusi nel pomeriggio di venerdì. Se per il ministero l’Umbria rimarrà arancione, di fatto così non è. Fino al prossimo 21 febbraio infatti, su disposizione della Regione, 65 Comuni umbri rimarranno in “zona rossa”. Si tratta dell’intera provincia di Perugia e sei città del ternano, dove il Coronavirus sta correndo più veloce e dove sono state riscontrate le più aggressive varianti inglese e brasiliana. Quello che più preoccupa l’Iss in questi ultimi giorni è proprio la diffusione di varianti su tutto il territorio nazionale. In particolar modo, la variante inglese rappresenta quasi un caso su 5, come evidenziato da un report dell’Istituto superiore di sanità. Per il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, nelle prossime cinque o sei settimane, la variante inglese “potrebbe sostituire il virus Sars-Cov2 attualmente in circolazione”. La variante inglese, comunque, non sembrerebbe diminuire l’efficacia dei vaccini. Insomma, in Umbria la situazione rimane critica, con la Regione che si sta muovendo per reclutare medici, infermieri e personale sanitario da poter utilizzare nelle strutture ospedaliere che stanno accogliendo i pazienti con forme più gravi di Covid-19. Nel frattempo il consiglio dei Ministri ha bloccato gli spostamenti tra regioni – anche gialle – fino al prossimo 25 febbraio. Il precedente provvedimento sarebbe decaduto martedì 16 febbraio. LE ALTRE REGIONI – La provincia di Trento, insieme alle regioni Toscana, Liguria e Abruzzo sono passate dalla zona gialla a quella arancione. La Sicilia torna invece in zona gialla, visto che è scaduta la precedente ordinanza. L’Rt medio nazionale attualmente è di 0,95 (intervallo 0,86 – 1,06) rispetto allo 0,84 della scorsa settimana. In Umbria l’Rt è di 1,2 (1,13 – 1,26).
Umbria ancora “arancione”, ma rimangono le “zone rosse” decise dalla Regione
Pubblicato il 12 Febbraio 2021 18:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:48
Roberto Speranza
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