Sicurezza, assunzioni, criteri chiari per la vaccinazione. Sono alcuni dei temi messi sul piatto da Cgil, Cisl e Uil, che chiedono organizzazione, scelte rapide e confronto alla direzione della Usl Umbria 2. Tutte questioni che, stando a quanto sottolineato dai dipendenti dell’azienda sanitaria e da Tatiana Cazzaniga (Fp Cgil), Michele Belladonna (Fp Cisl) e Andrea Russo (Uil Fp), sin qui sono state disattese da parte dei vertici. E’ per questo motivo che per il prossimo 26 febbraio è stato indetto un presidio di fronte il “San Giovanni Battista” di Foligno, per chiedere una volta per tutte alla direzione delle risposte chiare e relazioni sindacali degne di questo nome.
Secondo Cgil, Cisl e Uil infatti, la direzione della Usl2 “continua a non fornire risposte reali ai lavoratori”, soprattutto in considerazione della grave situazione sanitaria dettata dalla pandemia che si sta vivendo sul territorio. Le sigle sindacali avevano sollecitato un incontro urgente, che però non ha portato i frutti sperati. “Il direttore – raccontano Cazzaniga, Belladonna e Russo – ha fissato una riunione a dieci giorni dalla data della richiesta e, ancora una volta, soltanto per fornire un’informativa e calendarizzare i successivi incontri. Peccato che è da mesi che, a più riprese, sindacato e direzione hanno calendarizzato incontri che poi l’azienda ha costantemente disatteso”.
Serve quindi un confronto “reale”, mentre i lavoratori impegnati a fronteggiare il Covid-19 sono “senza risposte” e “sempre più stanchi e demotivati”, come denunciato dai sindacalisti. Preoccupa dunque la “lentezza degli interventi” che la direzione della Usl2 vuole adottare, così come la volontà di “procedere unilateralmente” che “hanno caratterizzato ampiamente la gestione dell’emergenza fino ad oggi”.
Un incontro c’è stato, ed è quello di lunedì 22 febbraio. Purtroppo però, per Cgil, Cisl e Uil la direzione “ha fornito informazioni del tutto generiche già ben note al sindacato e notizie di dettaglio che sono sembrate principalmente tese a sminuire la gravità della situazione anziché affrontarla con decisione e cambiando passo”.
Così, a differenza di altre sigle sinacali autonome, Cgil, Cisl e Uil hanno abbandonato il tavolo visto le risposte “del tutto insoddisfacenti”. La protesta proseguirà dunque fuori dalle sedi istituzionali. Così, venerdì 26 febbraio alle 9 si svolgerà il presidio di protesta davanti l’ospedale di Foligno.