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Trevi a sostegno del terzo settore. Moccoli: “La Regione stanzi contributi per le spese fisse”

Pubblicato il 5 Marzo 2021 12:52 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:44

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Un intervento straordinario della Regione a sostegno del terzo settore colpito dall’emergenza sanitaria ed economica. La richiesta arriva da Trevi, ed in particolare dall’assessore alle politiche sociali, Stefania Moccoli. La stessa che, coinvolgendo altri titolari delle politiche sociali della Zona 8, invita palazzo Donini a valutare l’opportunità di erogare contributi ad associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro. Si tratterebbe, nel dettaglio, di un sostegno economico a copertura dei costi fissi ed incomprimibili nonostante il periodo di inattività e delle spese straordinarie per la messa in sicurezza dei locali sostenute dalle associazioni che hanno potuto tenere le saracinesche alzate.

Alla base della richiesta avanzata c’è la grave situazione di incertezza e difficoltà che ha pesantemente coinvolto, appunto, anche il mondo del volontariato e dell’associazionismo. “Un mondo fatto di soggetti che – si legge nel documento – hanno dovuto comunque sostenere spese come canoni di locazione immobili ed utenze e che, inoltre, hanno registrato sensibili riduzioni delle entrate”. La volontà, dunque, è anche quella di scongiurare che molte realtà siano costrette a cessare definitivamente l’attività, con un conseguente riverbero sulla tenuta sociale della comunità”. Nel disegno di Stefania Moccoli, i beneficiari delle risorse potrebbero essere le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale iscritte nei rispettivi registri regionali. Così come altre realtà senza scopo di lucro, e comunque tutte quelle che non hanno ricevuto alcun titolo dei ristori del governo.

In questo senso, i contributi richiesti potrebbero coprire, come detto, canoni di locazione, utenze e rimborsi spesa ai volontari. Così come le spese per igienizzare e sanificare gli ambienti e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale tesi a garantire la sicurezza dei soci dell’attività. Allo stesso modo i supporti andrebbero a coprire gli acquisti di strumenti idonei a garantire il distanziamento, quelli per la rilevazione della temperatura corporea e beni o servizi per lo svolgimento di attività a distanza quali Pc, tablet e connessioni dati.

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