Non accenna a fermarsi la scia di polemiche circa l’autovelox installato dal Comune di Valtopina sulla Ss3 Flaminia. Il rilevatore fisso di velocità posizionato di recente all’altezza di Ponte Rio, lo ricordiamo, era presto divenuto terreno di scontro tra gli Enti di Valtopina e Nocera Umbra.
E proprio il consigliere comunale nocerino, nonché onorevole, Virginio Caparvi, annuncia che porterà la questione in Parlamento. L’intenzione dell’esponente leghista, infatti, è quella di firmare un’interrogazione da presentare al vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Alessandro Morelli. “Tutti abbiamo a cuore la sicurezza stradale – spiega Caparvi -, ma a nessuno sfugge che l’incidentalità su quel tratto di strada, requisito basilare per l’installazione di rilevatori, è estremamente bassa se non addirittura assente”. Da qui la posizione dell’onorevole che battezza la scelta del Comune di Valtopina come “tentativo di consolidare la stabilità finanziaria dell’Ente piuttosto che garantire la sicurezza di transitanti in gran parte residenti nei comuni limitrofi”. “Mossa furba”, quindi, per Caparvi, quella di posizionare l’autovelox tra i due svincoli di Valtopina. Al vice ministro Morelli, il deputato nocerino chiederà dunque chiarimenti circa l’opportunità di un “tale controllo vessatorio” e di rivedere il limite di velocità di 70 chilometri orari su tutto il tratto stradale.
La replica del sindaco di Valtopina, Lodovico Baldini, non si è fatta attendere. “L’unico obiettivo dell’autovelox – sottolinea il primo cittadino – è garantire la sicurezza in un tratto individuato come pericoloso e non certo penalizzare i cittadini che vi transitano”. Baldini, poi, spiega come il limite sia stato fissato in linea con il Codice della strada e che, già dal 2013, la Prefettura di Perugia aveva segnalato come critico il tratto in questione per l’alta sinistrosità. Lo studio effettuato dall’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti dipendenti dall’eccesso di velocità, ricorda il sindaco di Valtopina, si era concluso con l’autorizzazione della stessa Prefettura all’installazione di dispositivi di controllo del traffico. Baldini giudica, quindi, “infondato e strumentale” l’accanimento nei confronti del suo Comune e rimanda al mittente le accuse di scelte dettate dalla furbizia. “‘Furbetti’- dice il sindaco – è un termine che mal si coniuga con chi governa il paese per amore del territorio e della comunità”.
Di risposta a Caparvi, inoltre, il primo cittadino di Valtopina spiega come il bilancio comunale sia sano a prescindere dalla presenza di un autovelox. Lo stesso che, a sentire Baldini, è solo il primo passo di una serie di azioni tese alla sicurezza. “È infatti in partenza – annuncia il sindaco – un sistema di videosorveglianza su tutto il territorio comunale collegato alla stazione dei Carabinieri e agli uffici della Polizia municipale”. Una sistema in grado di indicare l’eventuale transito di veicoli rubati, senza assicurazioni o bollo e di segnalare sia i superamenti dei limiti di velocità dentro il paese, sia le infrazioni ai danni del patrimonio pubblico e privato.