Due proposte per risolvere le criticità legate alla viabilità di via Campagnola. Sono quelle presentate dalla sezione cittadina della Fiab. La Federazione italiana ambiente e bicicletta s’inserisce all’interno del dibattito cittadino e lo fa intervenendo su uno dei temi più caldi della viabilità, ovvero la strada che collega ponte Antimo alla variante nord. Rispetto a via Campagnola, per la Fiab è necessario “accelerare l’iter burocratico per istituire la consulta della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale”, insieme ad indire un’assemblea pubblica “dove discutere il progetto con associazioni e cittadini e nella quale quale – spiega il presidente Fiab di Foligno, Pietro Stella – presenteremo le nostre idee in merito, in particolare su come realizzare una vera zona 30”. Ed è proprio sulla “zona 30” che la sezione cittadina della Fiab insiste, sottolineando il vero significato di questo termine. “Non è sufficiente applicare un semplice cartello di limite di velocità per definire una strada o un quartiere come zona 30 – spiega il presidente Stella – ma occorre procedere ad interventi strutturali della strada come parcheggi alternati, dossi, rotatorie, dissuasori, restringimento della carreggiata con marciapiedi e corsie ciclabili che rendano impossibile ai veicoli il procedere a velocità più elevate. Ricordo per inciso – prosegue ancora Stella – che essere investiti da un veicolo a 30 km/h è come cadere dal 1° piano mentre a 50 km/h è come cadere dal 3° piano: le probabilità di un pedone di sopravvivere ad un investimento a 30 kmh sono del 90%, a 50kmh sono del 15%, a 70 kmh sono dello 0%”. PUMS – La Fiab di Foligno esprime comunque soddisfazione per l’avvio del Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile) da parte dell’amministrazione comunale, “piano al quale – spiegano – abbiamo contribuito nella parte riguardante il Biciplan”. Rispetto a via Campagnola però, Fiab Foligno rileva diverse criticità “sia nel metodo che nel merito”. VIA CAMPAGNOLA – Sulla strada a cavallo tra via Piave e la frazione di San Paolo, “sarebbe opportuno un maggior coinvolgimento della cittadinanza e delle associazioni – spiegano dalla Fiab – ed a questo proposito abbiamo individuato e richiesto insieme ad altre associazioni l’istituzione della consulta della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale. Inoltre ogni qual volta si prendono decisioni sulla mobilità che, anche se limitate ad un quartiere o ad una via hanno comunque ripercussioni sull’intera città, ci sembra necessario indire assemblee pubbliche aperte ad associazioni e cittadinanza. Nel merito della questione – proseguono dalla Fiab – dobbiamo rilevare che la via Campagnola è una strada stretta, a doppio senso di circolazione, con un lato permanentemente occupato da automobili in sosta che riducono la carreggiata, senza marciapiede né corsia ciclabile per cui pedoni e ciclisti sono praticamente impossibilitati a passare. La soluzione di istituire un senso unico solo nel breve tratto di circa 100 metri dall’incrocio fra l’isola ecologica e la rotatoria appare insufficiente a risolvere il problema e determina ulteriore disagio ed isolamento per i quartieri San Paolo, Vescia, Belfiore e la parte montana, già in precedenza danneggiati dalla chiusura di cia Serena di cui torniamo a chiedere la riapertura”. MANO TESA – Da parte degli amici dell’ambiente e della bicicletta mano tesa al Comune: “Mettiamo a disposizione – concludono dalla Fiab – la nostra proposta sula viabilità della zona di via Campagnola, che nasce dall’esperienza di chi pedala ogni giorno e vuole una città più pulita, più sana e più giusta”.
Foligno, la Fiab: “Bene l’avvio del Pums ma criticità sulla modifica di via Campagnola”
Pubblicato il 30 Marzo 2021 16:09 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:39
Pietro Stella
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