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Stop alle bici in corso Cavour, la Fiab boccia l’ordinanza

L’associazione chiede una revisione del provvedimento con l’applicazione del divieto h24 ai soli mezzi elettrici e una presenza costante della polizia locale per i controlli. Dal direttivo un appello anche a prestare attenzione alle altre arterie cittadine

Pubblicato il 9 Dicembre 2024 15:22 - Modificato il 11 Dicembre 2024 12:10

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“Superficiale, demagogica e quindi sbagliata”. È questo, in tre parole, il giudizio del consiglio direttivo della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) di Foligno sull’ordinanza con cui l’amministrazione comunale ha vietato anche la circolazione delle biciclette nell’area pedonale di corso Cavour. Pur apostrofando come positiva l’attenzione riservata agli utenti deboli della strada, la Fiab interviene in maniera critica sul documento, definendolo – come detto – superficiale e demagogico.

La superficialità per l’associazione guidata da Pietro Stella sta, in particolare, nell’aver accomunato in un unico gruppo tipologie di mezzi molto diversi tra loro “non potendo considerarsi alla stessa stregua – si legge nella nota – mezzi elettrici e muscolari, ragazzini che impennano le bici, ciclisti con bici da corsa che sfrecciano e ciclisti corretti e rispettosi del codice della strada come quelli che rappresentiamo, che in situazioni di presenza di pedoni scendono dalla bici e la veicolano a mano”. Altro aspetto messo in luce, il fatto che in corso Cavour fosse già presente un divieto di transito per le bici in determinate fasce oraria, “che – sottolineano a questo proposito – per ignavia e assenza di controlli di fatto non è mai stato rispettato”. Per Fiab è demagogico, dunque, “estendere all’intera giornata un provvedimento già non rispettato” mentre, dichiarano, “sarebbe più corretto effettuare controlli e multare i comportamenti pericolosi senza fare di tutta l’erba un fascio”. Da qui, il giudizio negativo che boccia, di fatto, il documento, rispetto al quale viene chiesta una revisione, con l’applicazione del divieto di transito h24 ai soli mezzi elettrici (monopattini, biciclette elettriche, skateboard, velocipedi, sigway ed overboard) e la presenza nelle ore di maggior flusso pedonale di agenti della polizia locale che sanzionino eventuali “comportamenti pericolosi”.

Dalla Fiab, però, sottolineano anche un altro aspetto, che definiscono “curioso se non fosse tragico”, e cioè che il provvedimento abbia riguardato solo corso Cavour, “mentre su tutte le altre strade – sottolineano – ogni giorno pedoni e ciclisti rischiano la vita immersi in un traffico automobilistico caotico, senza regole e sempre più invadente”. Tra le criticità evidenziate “la mancanza di marciapiedi su molte strade, l’eccesso di velocità di molti automobilisti, l’uso di cellulari alla guida e incidenti e investimenti troppo frequenti”. Ma anche una stilettata nei confronti dell’attuale amministrazione che “dopo aver istituito la Consulta per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale non le ha di fatto dato significato, rendendola praticamente inutile”. L’auspicio del direttivo Fiab, dunque, è che all’ultima ordinanza facciano seguito altri provvedimenti “volti a garantire il rispetto e la protezione degli utenti deboli della strada (persone con disabilità, pedoni e ciclisti)” e l’adozione di iniziative come l’istituzione di vere zone 30 e delle strade scolastiche. “Per queste ultime – dicono – basterebbe un’analoga ordinanza per chiudere il traffico intorno alle scuole”.

L’associazione, comunque, ribadisce la propria disponibilità a partecipare ad un tavolo tecnico con il Comune e altri enti e associazioni per elaborare “progetti per la mobilità sostenibile e per la sicurezza stradale” tali da consentire alla città di Foligno “standard europei di vivibilità”. Dalla Fiab, infine, un invito all’intera cittadinanza a “usare mezzi alternativi alla automobile privata per gli spostamenti di lavoro, per andare a scuola e per tutte le altre esigenze di movimento, sopratutto nei brevi percorsi in città”. 

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