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I lavoratori dello spettacolo scendono in piazza a Foligno. In Comune anche una mozione

Pubblicato il 14 Aprile 2021 12:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:31

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L’“Estate al Trinci” riscalda la primavera di Foligno. Non si placano in città le polemiche sul bando pubblicato dal Comune per l’organizzazione di un cartellone di eventi e spettacoli all’interno dello storico palazzo. Programmazione culturale per la quale l’amministrazione comunale metterà a disposizione spazi, alcune strumentazioni e supporto logistico, oltre alla fruizione gratuita della corte di palazzo Trinci. “L’avviso pubblico – spiegano dal Comune – ha lo scopo di coordinare le molteplici attività dei diversi soggetti che intendano proporre iniziative culturali”. Il bando però non comprende compensi, rimborsi di vitto e alloggio e altre spese come quelle assicurative o di pulizia straordinaria. Inoltre, tutti gli eventi dovranno essere gratuiti. Tutte questioni che non sono piaciute ad artisti ed associazioni culturali. Un primo terreno di confronto è stata la terza commissione consiliare della scorsa settimana. Un incontro già programmato da tempo in cui maggioranza e opposizione dovevano incontrare gli operatori dello spettacolo per approfondire la crisi che sta colpendo il settore ad un anno dal Covid-19. In quell’occasione il dibattito si era però acceso proprio su “Estate al Trinci”, vicenda su cui si era incentrata tutta la riunione. 

LA MOZIONE – Ora il centrosinistra ha presentato una mozione al presidente del consiglio comunale, Lorenzo Schiarea, chiedendo un percorso partecipativo per un Piano straordinario di interventi per il settore cultura. Nel documento, i consiglieri di Partito democratico, Patto x Foligno e Foligno 20/30 chiedono all’assessorato alla cultura di rivedere l’avviso “Estate al Trinci” secondo le osservazioni emerse durante la seduta della terza commissione, prevedendo di poter effettuare la vendita di biglietti da parte delle associazioni che contano su lavoratori contrattualizzati, proponendo inoltre il censimento delle realtà culturali cittadine, ascoltando i professionisti del settore per pianificare interventi capaci di sostenere il mondo culturale cittadino. 

IL MODELLO – Nella mozione viene preso come modello di riferimento il Comune di Bologna, che lo scorso 23 marzo ha sottoscritto con i rappresentanti sindacali dei lavoratori dei lavoratori che operano in campo culturale, un protocollo di “buone pratiche” di tre anni, incentrato sul contrasto al lavoro irregolare e sull’applicazione della clausola sociale nei cambi di appalti per favorire la stabilità occupazionale. 

LA PROTESTA – Sabato 17 aprile alle 11 è prevista inoltre una manifestazione di protesta in piazza della Repubblica. Il sit-in è stato organizzato da Slc Cgil, Uil Com e Fistel Cisl insieme ad Adu. “Lavoratore dello spettacolo? Non ti pago” recita la locandina della manifestazione. “Il Comune di Foligno – spiegano i promotori della protesta – organizza una stagione estiva senza prevedere alcuna forma di compenso per lavoratrici e lavoratori del settore. Ma la scelta tra lavorare senza essere pagati e non lavorare non è una scelta”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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