Tra le aperture auspicate era, di certo, una di quelle più attese e finalmente è arrivata. Dopo mesi e mesi di lontananza dai propri cari, infatti, gli ospiti delle Rsa potranno finalmente tornare ad abbracciare figli e nipoti e potranno farlo in sicurezza.
La campagna vaccinale partita a fine 2020 ha infatti consentito un’ampia protezione delle categorie più deboli, anziani in primis, segnando così un passo importante. Quello, cioè, della riapertura delle Rsa alle visite. E così, dopo la validazione da parte del Comitato tecnico scientifico dell’ordinanza emanata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, la Regione Umbria ha inviato ai direttori delle due aziende sanitarie locali un’apposita nota con lo scopo di darne puntuale comunicazione anche ai distretti sanitari e alle strutture del territorio.
Un via libera indiscriminato a tutti? Assolutamente no. “In attesa della certificazione verde Covid-19 – precisa al riguardo l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – in Umbria i visitatori potranno accedere nelle residenze solo se vaccinati con ciclo completo o dopo aver effettuato un tampone molecolare o antigenico rapido, con esito negativo, entro le 48 ore antecedenti l’ingresso nella struttura”.
E proprio lo stesso Coletto, già negli scorsi giorni, aveva salutato con soddisfazione la notizia dell’imminente riapertura alle visite nelle Rsa, sottolineando l’azione promossa a livello nazionale, prima in Commissione salute e poi in Conferenza Stato-Regioni, così da permettere “alle famiglie di ritrovarsi”. “Nonostante il Covid non sia stato sconfitto – commenta oggi l’assessore regionale alla salute – siamo nelle condizioni di poter programmare delle riaperture in sicurezza grazie alla copertura dei vaccini. È vero – ha concluso Luca Coletto – la pandemia è ancora una realtà, ma ci sono dei risvolti umani di cui tener conto e gli affetti in alcuni casi potenziano gli effetti dei farmaci”.