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Sciopero municipale, il prefetto precetta gli agenti folignati per il Giro d’Italia

Pubblicato il 15 Maggio 2021 11:20 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:25

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Niente sciopero per gli agenti della polizia municipale di Foligno. Nonostante la determinazione di FpCgil e UilFpl ad andare avanti con la protesta che si sarebbe dovuta concretizzare lunedì 17 maggio con uno stop di due ore in concomitanza con l’arrivo in città del Giro d’Italia, i vigili urbani saranno in servizio. Lo ha stabilito il prefetto di Perugia, Armando Gradone, con un’apposita ordinanza con cui ordina agli agenti di turno dalle 12 alle 18 e dalle 13 alle 19 di “effettuare la prestazione lavorativa secondo la programmazione di servizio predisposta dal competente Comando”.

Il documento porta la data di sabato 14 maggio ed arriva a poche ore di distanza dal vertice che si era tenuto venerdì pomeriggio tra lo stesso prefetto e i sindacati. Presente al tavolo, oltre a FpCgil e UilFpl, anche Csa che nella stessa giornata di venerdì aveva annunciato al Comune la revoca dello sciopero in calendario per il prossimo lunedì. Invano il tentativo del prefetto di far tornare sui propri passi anche FpCgil e UilFpl che proprio durante la riunione con Armando Gradone avevano ribadito “di non poter revocare né spostare lo sciopero, anche alla luce di come ha gestito nelle ultime settimane la situazione il sindaco”, dichiarando però che avrebbero avuto “massimo rispetto delle eventuali iniziative” assunte dal prefetto “per garantire la sicurezza delle persone in occasione dell’arrivo a Foligno del Giro d’Italia”.

E così è stato d’innanzi alla decisione di Armando Gradone di precettare “tutto il personale della polizia locale di Foligno nell’intera giornata di lunedì” dopo che Comune e Questura avevano comunicato “di non essere in grado di garantire la sicurezza per l’arrivo del Giro d’Italia”. “È la conferma – spiegano FpCgil e UilFpl – dell’importanza della polizia locale e del fatto che il particolare ruolo svolto non solo sottopone il servizio alle limitazioni procedurali previste per gli scioperi nei servizi essenziali, ma mette di fatto in discussione anche il diritto a poter effettivamente scioperare. Sarebbe opportuno – proseguono – che le istituzioni si ricordassero di questo non solo in queste occasioni, ma ogni volta che assumono posizioni rispetto al trattamento da riconoscere a questi operatori. Posizioni tra l’altro profondamente ingiuste ed imposte senza alcuna reale condivisione dei diretti interessati né a livello locale né nazionale”.

Per le due sigle sindacali, “quello che stanno facendo le istituzioni a Foligno ricorda un passato ottocentesco che speravamo fosse definitivamente superato. È la prova evidente – proseguono – che non si deve mai dare nulla di scontato o definitivamente acquisito: la democrazia e la tutela dei lavoratori vanno difese ogni giorno, con costanza e concretezza. Ringraziamo il prefetto per la sensibilità dimostrata nel pomeriggio di ieri, quando – concludono – ha voluto incontrare i lavoratori attraverso il sindacato per un ulteriore tentativo di condivisione del percorso, prima di assumere un’iniziativa di precettazione”.

Il vertice perugino era stato anche l’occasione per chiedere al prefetto “di intervenire affinché il Comune di Foligno riesca a ristabilire un clima di corrette relazioni sindacali”. Un invito che Armando Gradone avrebbe accolto di buon grado.

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