È arrivata la prima scrematura operata dall’Usl Umbria 2 sulla “popolazione” di sanitari no vax. Come riportato nella mattinata di venerdì 13 agosto dall’Ansa, la direzione dell’azienda sanitaria locale guidata dal direttore generale Massimo De Fino ha proceduto alla sospensione, a partire dal 16 agosto prossimo, di sette infermieri ed operatori sociosanitari per non essersi vaccinati contro il Covid-19. Per loro, lo stop al servizio è stato quindi imposto sulla base della violazione dell’articolo 4 del decreto legge 44 del 2021, quello, appunto, relativo all’inosservanza dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario.
Questi, dunque, i professionisti dell’Usl 2 che per primi sono stati sospesi perché hanno rifiutato di sottoporsi a vaccinazione per volontà personale e non per motivi di altra natura. Sette, per ora, ma sembra che altre posizioni di personale non vaccinato siano ancora al vaglio dell’azienda sanitaria. Come riportato dalla nostra redazione nei giorni scorsi, infatti, in totale erano stati 28 i sanitari dell’Usl Umbria 2 a rifiutare il vaccino, venti dei quali impegnati nei distretti di Foligno, Spoleto e Valnerina. Un numero ottenuto dopo la scrematura che la stessa azienda ha iniziato ad effettuare già da giugno attraverso missive di sollecito ai sanitari tese anche ad appurare le reali motivazioni dietro al “no” al vaccino.