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Accoglienza afghani, il consiglio comunale di Foligno si divide

Pubblicato il 31 Agosto 2021 17:41 - Modificato il 5 Settembre 2023 11:54

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Il tema della richiesta di protezione internazionale per le cittadine e i cittadini afghani e di un piano di accoglienza dei profughi è approdato martedì pomeriggio in consiglio comunale a Foligno con una mozione urgente del Pd, presentata dal capogruppo consiliare Elia Sigismondi lo scorso 23 agosto. Mozione la cui urgenza era stata unanimemente accettata nell’ultima conferenza dei capigruppo.

Un tema la cui rilevanza è stata sottolineata nel consiglio comunale tuttora in corso da tutte le forze politiche di minoranza e sottoscritta da quelle di maggioranza.
Però l’atto, che chiedeva un piano coordinato di accoglienza dei profughi da parte del Comune di Foligno, è stato modificato con un emendamento della Lega. “Condividiamo le parole del capogruppo Sigismondi sulla tragedia afghana” ha detto il capogruppo Riccardo Polli “ma crediamo sia necessario spostare l’attenzione sul ruolo dell’Unione Europea”. Polli ha ricordato l’accoglienza da parte della Caritas diocesana delle prime due famiglie di afghani giunte a Foligno, aggiungendo: “Siamo pronti ad accogliere e a rispondere alle richieste di Governo e Prefettura”.

“La Caritas da sola non può arrivare” ha ribattuto la consigliera Pd Barbetti “e sappiamo per certo che molte famiglie di Foligno sarebbero disponibili ad ospitare i profughi afghani, io stessa ci sto pensando seriamente. Perché il Comune di Foligno non dovrebbe avere un ruolo centrale nel coordinamento di un piano di accoglienza? L’emergenza è adesso, i bambini stanno morendo adesso, le donne sono in difficoltà adesso”.

“L’accoglienza è la priorità e non va dimenticata” ha aggiunto il consigliere di Patto x Foligno, Luciano Pizzoni, evidenziando come l’emendamento, che cancellava la frase circa l’assunzione di provvedimenti di accoglienza su territorio comunale, provochi “un impeto di tristezza”. Un emendamento che “svuota la mozione del ruolo del Comune e della possibilità di aiutare”.

“La maggior parte del lavoro deve essere fatto dagli organismi internazionali, ma noi siamo d’accordo sull’accoglienza” ribatte Polli difendendo la modifica: passerà con i 13 voti della maggioranza; 10 i voti contrari dell’opposizione. Giuseppe Galligari capogruppo di Fratelli d’Italia vota contro il testo emendato ribadendo la linea nazionale del proprio partito, “contraria ai corridoi umanitari e favorevole al supporto dei paesi vicini come Pakistan, Iran e Uzbekistan”. Voto contrario di Cinquestelle e Pd “perché – sottolinea Sigismondi – il dispositivo emendato non è più una scelta politica: accogliere quando il Governo italiano lo richiederà significa rispettare un adempimento. E invece queste dovrebbero essere delle scelte fatte con coraggio anche da parte delle amministrazioni comunali”.
Mario Gammarota, Foligno 20/30, dopo aver subìto la bocciatura di un emendamento nel quale chiedeva di sottolineare le responsabilità politiche della crisi afghana, vota contro “perché il testo diventa obbligato, dice e non dice, toglie il riconoscimento delle responsabilità di quanto accaduto in Afghanistan”. Passa così una mozione presentata dalla minoranza ma emendata e approvata dalla sola maggioranza del governo cittadino.

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